«Sono surreali le discussioni fatte in questi giorni sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, in quanto condotte in termini totalmente scollegati dalla realtà e, come troppo spesso capita nel nostro Paese, intrise di contenuto ideologico». Lo scrive l’ex ministro del lavoro Elsa Fornero in una lettera alla Stampa.
«Il vecchio articolo 18 è stato profondamente modificato con la legge di riforma del mercato del lavoro 92/2012. Si vuole sostenere che i cambiamenti sono stati irrilevanti, inefficaci o, peggio, sbagliati? Lo si dica, ma non si faccia finta di parlare dell’articolo 18 prescindendo dalle modifiche introdotte», sottolinea Fornero. «Se un’impresa ha un fondato motivo economico o disciplinare per licenziare un lavoratore, non deve essere costretta da un giudice a riassumerlo, ma il lavoratore deve essere congruamente indennizzato. È invece corretto che il lavoratore sia reintegrato se il motivo economico o quello disciplinare sono manifestamente infondati», spiega Fornero.
«Funziona questa nuova regolazione? La risposta non può venire da giudizi aprioristici» ma da una «adeguata conoscenza dei dati di fatto. Da ministro – ricorda – avevo istituito una commissione per il monitoraggio e la valutazione dei vari aspetti della riforma, incluso, appunto, il nuovo articolo 18. Non mi risulta che siano stati ancora resi noti i risultati di questa analisi empirica».