Come di consueto, e con la solita delicatezza, Beppe Grillo non le manda a dire. E rimanda al mittente le proposte di Matteo Renzi che ieri da Milano, durante la sua “consacrazione” a segretario del Pd, gli aveva chiesto di impegnarsi a “cambiare la legge elettorale insieme a noi” in cambio della rinuncia ai rimborsi elettorali. Una proposta che sul suo blog, il leader dei Cinque Stelle definisce una “scoreggina” piuttosto che la “sorpresina” annunciata dal neosegretario.
“Caccia la grana”, è la richiesta del comico, a Renzi che per tutti sul blog è diventato “Renzie” (dopo la partecipazione del sindaco di Firenze ad Amici con indosso un chiodo come quello del famosissimo Fonzie). “I rimborsi elettorali vanno restituiti agli italiani, non a Grillo. Sono soldi che i partiti hanno incassato aggirando un referendum e che la stessa Corte dei Conti ha denunciato come non dovuti” scrive ancora Grillo, ribadendo che il movimento non ne ha mai usufruito.
Rifiuto secco, poi, alla richiesta di fare insieme la legge elettorale. “Questo Parlamento di nominati dal Porcellum non ha la legittimità costituzionale, ma soprattutto morale, per fare una nuova legge elettorale” secondo Grillo, per il quale “sarà il prossimo Parlamento a fare la nuova legge elettorale”. E annuncia una nuova consultazione per gli iscritti al M5S che a partire da gennaio potranno dire la loro sulla legge elettorale.
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