Boldrini contro Grillo: basta con la politica dell'odio

Il presidente della Camera interviene sulla protesta dei forconi: «La frustrazione e le proteste degli italiani sono comprensibili».

Boldrini contro Grillo: basta con la politica dell'odio
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11 Dicembre 2013 - 10.46


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Laura Boldrini non ci sta alle parole di Beppe Grillo sulla protesta dei forconi e lancia un duro attacco al laeder del Movimento 5 Stelle. Il presidente della Camera ha invitato la politica a dare risposte di fronte alle sofferenze e alle mobilitazioni in corso nel Paese, attaccando chi si limita a «seminare odio» e scagliandosi il comico, considerato responsabile di «fomentare le proteste in Italia, oltre che realizzare le liste di proscrizione dei deputati e dei giornalisti».

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Direttamente dal Sudafrica, dove ha partecipato alla cerimonia di commemorazione per Nelson Mandela, Boldrini ha citato la stessa lezione di Madiba. Con le proteste dei Forconi sullo sfondo e l’Italia paralizzata da blocchi e presidi, il presidente della Camera ha spiegato di non essere colpita dal numero delle proteste. Il motivo? «Ovunque c’è una grande sofferenza. Una crisi lunga e pesante che non ha fatto sconti a nessuno. La protesta non deve essere ignorata, ma va ascoltata. È dovere di chi ha responsabilità pubbliche dare risposte. Quello che proprio non va fatto, e ce lo insegna Mandela, è seminare odio».

Secondo Boldrini mobilitazioni e dialettica sono un segno della democrazia, ma considera «pericoloso fomentare o strumentalizzare la rabbia e il malcontento». Per questo invita la politica ad astenersi dal rilasciare dichiarazioni che «mirano solo ad aumentare la tensione sociale». Il riferimento diretto è proprio nei confronti di Beppe Grillo, già contestato dopo il post contro la giornalista dell’Unità Maria Novella Oppo, bersaglio degli attacchi del “Semplice Portavoce” e dei militanti a 5 Stelle.

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Laura Boldrini ha detto che la frustrazione e le proteste degli italiani sono comprensibili, di fronte alla ripresa economica che latita: «La gente è stanca e io la capisco. Anziché perdersi in schermaglie sterili, bisogna però capire come migliorare la vita degli italiani. Non servono attacchi violenti verso la politica senza distinzioni, né fare le liste contro i presunti deputati illegittimi. Quelle di proscrizione dei giornalisti sono inquietanti», ha aggiunto la terza carica dello Stato su Repubblica.

Boldrini ha anche accusato Grillo, per la sua lettera alla polizia, nella quale l’ex comico ha lanciato un appello alle forze dell’ordine, affinché smettano di proteggere la classe polica. Per Boldrini si tratta di un’interferenza nel lavoro delle forze dell’ordine: «Grillo dice alla polizia chi proteggere e chi no. Mi chiedo a quale titolo lo faccia. Tutto ciò fomenta solo rabbia. La difesa dei cittadini non è una sua esclusiva», ha attaccato. Sul caso dei caschi tolti dai poliziotti ha aggiunto: «Non mi preoccupa. Forse chi lo legge diversamente vuole alterare il gesto stesso. Gli atti conflittuali sono altri».

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