Affinità e divergenze tra Berlusconi a Grillo
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Affinità e divergenze tra Berlusconi a Grillo

Da tempo continuo a chiedermi come sia dichiararsi di sinistra e approvare ridendo metodi fascisti come quelli del leader di Forza Italia e del leader di M5s.

Affinità e divergenze tra Berlusconi a Grillo
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9 Dicembre 2013 - 13.30


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di Lorenza Valentini

Da tempo continuo a chiedermi come sia dichiararsi di sinistra e approvare ridendo metodi fascisti come quelli di Berlusconi e Grillo. Mi chiedo quale sia la logica nascosta che fa gridare allo scandalo e alla dittatura se Berlusconi vuole cacciare dalla Rai Biagi, Santoro e Luttazzi o se querela giornaliste che osano criticarlo e che fa invece applaudire alla rubrica “il giornalista del giorno”.

Mi chiedo che differenza ci sia tra gli insulti di Berlusconi a – prendo una donna a caso – Bindi, più bella che intelligente – e quelli a Maria Novella Oppo, colpevole di non idolatrare il nuovo guru pentastellato. Insulti che riguardano sempre e solo l’aspetto fisico e una presunta mancanza di sesso, mai il merito.

Mi chiedo cosa si provi a condividere foto di “parlamentari abusivi” perché eletti con una legge elettorale dichiarata illegittima, senza accorgersi che uno di loro, Giachetti, è in sciopero della fame da tempo per protestare contro il Porcellum e che due – Costantino e Farina – fanno parte di un partito, Sel, che “è stato il primo partito a raccogliere le firme per il referendum abrogativo della attuale legge elettorale e a depositare la proposta per tornare al Mattarellum e cancellare gli effetti nefasti del Porcellum”.

Sommessamente, mi chiedo anche che differenza ci sia tra un’evasione fiscale berlusconiana e un condono tombale grillino.

Eppure qualche innamorato di Grillo me lo ricordo a piazza del Popolo, alla manifestazione per la libertà di stampa, contro il bavaglio, a condividere i post-it de La Repubblica.

Me ne ricordo qualcuno che anni fa mi diceva “si vede che non ti interessa il bene del Paese” perché non volevo avere niente a che vedere col Partito Democratico.

Mi ricordo quando mi presentavano il Pd come unica soluzione per poter governare, poi di Di Pietro unica opposisione ed io ero sempre quella che non capiva niente, che viveva fuori dal mondo.

E ora Grillo come panacea per tutti i mali, al grido di “kasta” e “tutti a casa” e poco importano i metodi fascisti che ricordano tanto Berlusconi e il berlusconismo più becero.

Io forse non capirò niente, ma voi siete parecchio confusi.

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