“In breve tempo si compirà il destino di Renzi. Quando diventerà segretario le alternative saranno due: o mantiene fede alla propria retorica e rottama sul serio i vecchi arnesi che sul territorio come a Roma governano il partito, o tra sei mesi sarà finito”.
Sono le parole di Massimo Cacciari del Pd che ha sottolineato anche: “Se Renzi farà il Renzi, la scissione sarà inevitabile”. L’ex sindaco di Venezia non è stupito dal dibattito sulle tessere, “sono cose inevitabili quando manca una struttura dirigente forte”. Anche perché, afferma, “il Pd non esiste, è un esperimento fallito e anch’io faccio autocritica per aver creduto in un’utopia. Puro illuminismo. Invece il partito non c’è, e non c’è la politica”.
“Restano le tessere, meglio se false. E le chiacchiere. Nella cosiddetta Prima repubblica ci si divideva su contenuti politici e programmatici, ora il discrimine principale è essere sopra o sotto i quarant’anni”. “È tutta una finzione: un tempo si votava il segretario perché iscritti al partito, oggi ci si iscrive al partito per poter votare il segretario2.
“Se gente come Veltroni si fosse schierata con Renzi un anno fa, sarebbe cambiata la storia d’Italia”, dice Cacciari, “ora persino Latorre è diventato renziano. Ma non c’è da stupirsi, è la logica del primum vivere, deinde philosophari”. “Un anno fa Veltroni e gli altri pensavano di vincere senza rischiare nulla. Risultato: hanno perso, hanno resuscitato Berlusconi come neanche Cristo con Lazzaro ed ora sono costretti ad accorrere alla corte di Renzi”.
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