Siamo ancora in tempo per la grazia. Ne è convinto Silvio Berlusconi, ma dovrebbe essere un’iniziativa di Napolitano. Il Cavaliere l’ha rivelato a Bruno Vespa per il libro ‘Sale, zucchero e caffe’. L’Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica” in uscita per Mondadori-Rai Eri venerdi’ 8 novembre. «Mi dicono che per la grazia bisogna avere iniziato a scontare la pena – sostiene il presidente di Forza Italia – Dunque, sarebbe ancora in tempo».
Nel libro – si legge in un comunicato diffuso da Vespa in cui non si precisa il giorno dell’intervista al Cavaliere – si dice che non è stata presentata finora alcuna domanda di grazia da parte di Berlusconi, della sua famiglia e dei suoi avvocati. Napolitano, prosegue Vespa, ricevette riservatamente il 9 agosto Gianni Letta e Franco Coppi, difensore del Cavaliere, per un “sondaggio discreto” sulla possibilità della grazia. Essi interpretarono positivamente in questo senso un passaggio del messaggio di Napolitano del 13 agosto. Per Vespa, capo dello Stato si sarebbe irrigidito per le dimissioni in massa (poi revocate) dei parlamentare di Forza Italia. Da allora il discorso grazia non è più stato toccato.
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