Grillo e Casaleggio? Politicamente sporchi. Parola di Favia, ex M5s

Per il più noto tra gli espulsi dal Movimento i due cofondatori dei 5 Stelle usano la menzogna, sono opportunisti e speculano ogni volta che possono.

Grillo e Casaleggio? Politicamente sporchi. Parola di Favia, ex M5s
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11 Ottobre 2013 - 18.56


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“Mi prendo la responsabilità di quello che dico: Grillo e Casaleggio politicamente sono due persone sporche”. Lo afferma Giovanni Favia, consigliere regionale dell’Emilia Romagna ed ex esponente del Movimento 5 Stelle, durante la trasmissione ‘Effetto Notte, le notizie in 60 minuti’ su Radio24.

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Per il più noto espulso dal Movimento i due cofondatori dei 5 Stelle “usano la menzogna, sono opportunisti e speculano ogni volta che possono speculare su una questione”. E a proposito della bufera scoppiata nel M5S dopo l’approvazione di un emendamento proposto da due senatori grillini per abolire il reato di clandestinità, Favia racconta che “Casaleggio è stato un simpatizzante leghista abbastanza convinto. Una persona che quando lavorava ancora in Telecom, in tasca aveva il fazzoletto verde”.

L’ex 5 Stelle rivela poi un retroscena, sempre sull’approvazione dell’emendamento dei grillini: “Grillo il giorno dopo ha preso le distanze, ma la sera prima Casaleggio aveva tentato di rigirare la frittata, facendo un comunicato sul suo blog in cui sposava l’emendamento approvato e dicendo – pensate quanto sono furbi e meschini – che serviva ad agevolare le espulsioni. Il titolo era: espulsioni più facili. Solo che la base del Movimento – quella con sensibilità più a destra – non è così fessa, non c’è cascata, e quindi dopo hanno dovuto fare questa retromarcia. Ha tentato insomma di far passare l’emendamento dei due senatori grillini come una cosa pro-espulsioni”.

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“Loro che non fanno politica perché non producono contenuti in realtà con un contenuto politico strutturato – attacca ancora Favia – loro che non producono classe dirigente di qualità, in definitiva non fanno politica, ma marketing: per questo vincono. Perché oggi la politica è diventata questo. Ma prima o poi, a lungo andare, questo sistema non può reggere”.

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