“Se Alfano costituisce i gruppi autonomi è tutto più chiaro. Darebbe molta più forza e coesione alla maggioranza. Non è tanto un problema di durata del governo, ma di qualità della sua azione. Perché il pericolo di finire di nuovo nel pantano c’è”. Queste le parole del segretario del Pd, Guglielmo Epifani, il quale ha spiegato che per dimostrare che siamo davvero davanti a una svolta da Letta ci vuole un cambio di passo.
“Il premier finora ha preso tanti provvedimenti importanti ma con risorse limitate. Comprensibilmente visto che è salito su un treno in corsa. Ma con la legge di stabilità il governo deve dare la sua impronta di politica economica, facendo due tre scelte nette”, a partire dal taglio delle tasse sui redditi da lavoro, mentre per le imprese “bisogna intervenire o sulla base dell’Irap o sulla detassazione degli investimenti”.
E per “mettere in circolo denaro in tempi brevi” Epifani ha chiesto “formalmente” che venga allentato “il Patto di stabilità dei Comuni”. E la creazione di gruppi autonomi renderebbe più forte la maggioranza che sostiene il governo perché, spiega, non bisogna dimenticare che c’era “un pezzo di Pdl che voleva farlo cadere”. Intanto comunque la “sconfitta” di Berlusconi “è piena”, e dopo il voto di mercoledì “nei sondaggi il Pd raggiunge percentuali che non si vedevano da tempi immemorabili”. Sul voto segreto in Aula sulla decadenza del Cavaliere, “metto le due mani sul fuoco rispetto al comportamento dei senatori democratici”, mentre è “inquietante” l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle.
Quanto alle ipotesi di neocentrismo, per Epifani “la strada del bipolarismo è irreversibile”, e per la legge elettorale “il mio è un no netto al proporzionale. Ci vuole un premio di maggioranza o di coalizione che renda chiaro chi ha vinto”.
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