“Nel momento di massima difficoltà del presidente Berlusconi, non c’è stata quella coesione che sarebbe stata necessaria”. Queste le parole di Sandro Bondi, fedelissimo del Cavaliere, che ieri non ha votato la fiducia al governo Letta perché, spiega, neppure Berlusconi “poteva chiedermi di votare la fiducia a un governo che lo tratta non come uno dei leader più importanti della coalizione, ma come una specie di appestato”.
“Non voto la fiducia – ha aggiunto – ad un governo che considera Berlusconi un nemico da sconfiggere, un governo del Pd che intende mettere sotto scacco il centrodestra e preparare il successo della sinistra alle prossime elezioni. Quando il Pd e Giorgio Napolitano decideranno che è venuto il momento giusto e più propizio per la sinistra”. Per questo ora “comincerò, finalmente, a parlare ancor più chiaro”.
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