Decadenza: mercoledì il voto in giunta
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Decadenza: mercoledì il voto in giunta

La Giunta ha accolto la proposta del presidente Dario Stefano: mercoledì dalle 20,30 in poi dichiarazioni di voto e voto.

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12 Settembre 2013 - 15.47


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La Giunta per l’immunità del Senato ha accolto all’unanimità la proposta del presidente Dario Stefano di votare mercoledì sera.

Il calendario dei lavori: lunedì, dalle 15 alle 20; martedì, dalle 9 alle 14; mercoledì, dalle 20,30 in poi dichiarazioni di voto e voto.

Si è conclusa la riunione della giunta per le Immunità del Senato con la fissazione di un calendario dei lavori sul caso Berlusconi, che dovrebbe concludersi mercoledì prossimo con il voto finale sulla relazione di Andrea Augello. «Ci riaggiorneremo ora a lunedì pomeriggio – ha dichiarato il presidente Dario Stefano – e torneremo a vederci poi martedì mattina. C’è stato l’accordo di tutti sulla proposta di votare mercoledì in serata».

«È iniziato il dibattito e la discussione tra i gruppi, che hanno trovato un’intesa, era quello che mi auguravo. Per quanto riguarda il clima, siamo finalmente entrati nel merito. Si sta discutendo sulla proposta del relatore e questo ci consente di andare verso il voto nella maniera più determinata possibile», ha detto il presidente della Giunta per le elezioni e le immunità del Senato, al termine della riunione.

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«Essendo iniziato dibattito, mi sembra chiaro che il Pd non verrà illuminato sulla via di Damasco e mi pare assodato che relazione verra respinta. È difficile che questa situazione non comporti conseguenze politiche». Così il senatore Andrea Augello, relatore in Giunta per quel che riguarda il caso di Silvio Berlusconi.

Pd:Il Pdl si rassegni. «Perdere tempo serve solo a rendere ancora odioso il tentativo continuo di trovare cavilli, rinvii, alibi che il Pdl che stanno imponendo al Paese. La legge è uguale per tutti, Berlusconi compreso. Ci risparmino i loro accordati appelli o si rivolgano ad altri, tanto il Pd non concederà indebiti salvacondotti». Lo ha ribadito il responsabile Giustizia del Pd, Danilo Leva. «Quello offerto dal Pdl è uno spettacolo indecoroso agli occhi degli italiani e del mondo: un partito è pronto ad affondare un intero Paese pur di salvare chi, come Berlusconi, è stato condannato per frode fiscale in via definitiva. Vadano pure fino in fondo con la loro tattica. Noi, nonostante il Pdl e Berlusconi, intendiamo preservare lo Stato di diritto», ha concluso Leva.

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Sul fronte del Pd, Massimo D’Alema ha detto: «Mi meraviglia il Pdl che per Berlusconi chiede una soluzione politica. Lasciamola fuori, perché la legge è legge e si deve applicare».

Sul lato opposto, il ministro Quagliariello ha osservato: «Sembra quasi che in giunta si stia facendo una corrida; ho paura che lavorino perché rimanga tutto tale e quale».

E Maurizio Gasparri ha accusato: «Una parte del Pd ha avvelenato il clima per far cadere il governo Letta».

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