Brunetta ammette: il Colle ha frenato il Pd
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Brunetta ammette: il Colle ha frenato il Pd

Il pasionario pidiellino ammette che dietro la frenata democratica sulla decadenza c'è stata la mano di Napolitano: ora c'è un minimo di buon senso.

Brunetta ammette: il Colle ha frenato il Pd
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11 Settembre 2013 - 12.50


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«Il Pd evidentemente si è accorto di aver sbagliato, l’accelerazione era sbagliata. Pensare la decadenza del senatore Berlusconi in 24 ore era follia pura. Evidentemente qualcuno se ne è accorto e qualcuno ha frenato il Partito democratico. Penso, molto probabilmente, anche se non lo so con esattezza, il Colle più alto». Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, in un’intervista.

«Il Partito democratico – ha sottolineato l’ex ministro – ha fatto marcia indietro e si è diffuso un po’ di buon senso, solo un po’ di buon senso. Loro insistono a dire, senza se e senza ma, che la decadenza debba essere decisa e al più presto e sul più presto sono anche d’accordo, perché questa incertezza deve finire. Noi siamo dell’avviso che l’applicazione della legge Severino sia incostituzionale, che non si può applicare la legge Severino in forma retroattiva, e chiediamo che sia la Corte Costituzionale oppure la Corte del Lussemburgo a decidere. Metà Paese la pensa così, metà dei costituzionalisti la pensano così, i dubbi sono chiarissimi da questo punto di vista». «Non capisco – prosegue Brunetta – perché il Partito democratico, alleato di maggioranza, insista in questa posizione se non per ragioni politiche».

«Se il Partito democratico, forzando il diritto, forzando la Costituzione vota per la decadenza del senatore Berlusconi, votando assieme al Movimento 5 Stelle e Sel, il Partito democratico cambia la maggioranza», ha sottolineato Brunetta, secondo cui «sarebbe un voto politico e cambiando la maggioranza il presidente Letta dovrà prendere atto che non c’è più la maggioranza Pd-Pdl-Scelta Civica, ma per pura scelta politica e non giuridica il Pd cambia la maggioranza, e quando cambia la maggioranza il presidente del Consiglio ne deve prendere atto». «Lo ripeto, non ritireremo i nostri ministri, ma se il Pd, come pare e continua a dichiarare, cambia la maggioranza, cioè vota assieme all’opposizione Sel e M5S, il presidente Letta dovrà prenderne atto», ha concluso Brunetta.

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