Pensare che il Pd voglia spaccare l’M5S, come ha detto ieri il deputato grillino Luigi Di Maio, «è, da parte loro, un’ammissione di grande debolezza: se sono così tetragoni, perché si sentono esposti? Se non fossimo nel magnifico mondo di Amelie, tutti ammetterebbero che stiamo vivendo una crisi. E io trovo davvero incredibile che, dopo un mese in queste condizioni, l’M5S non prenda un’iniziativa politica».
Così Pippo Civati, candidato alla segreteria del Pd in un’intervista. «I grillini potrebbero dirci: mollate il Pdl, facciamo tre cose assieme, tra cui la legge elettorale. Accenderebbero un dibattito folgorante, nel Pd. Ma finché ripetono che Pd e Pdl uguali sono, non c’è alcun margine di dialogo» ha affermato Civati.
«Capisco che per Beppe Grillo sia una posizione perfetta, ma magari qualche suo senatore ha già capito che sarebbe opportuno parlare con noi. Non per bontà d’animo, ma perché in questo momento siamo con i nervi scoperti».
«Dal primo giorno di vita di questo Parlamento, c’è un’area del Movimento che contesta l’attuale linea, ritenendo che se si vogliono veramente portare a casa dei risultati, lo si può fare solamente con un ruolo di governo, non di opposizione», ha continuato Civati. «Per questo Casaleggio è il miglior alleato di Letta e delle larghe intese. Potremmo chiamarlo Casaletta. Almeno finchè i grillini continueranno a proporre come unica alternativa un proprio esecutivo».
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