Giovanardi-Gasparri: staffetta delle frescacce
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Giovanardi-Gasparri: staffetta delle frescacce

A Ferragosto il senatore anti-gay ha taciuto. In compenso Gasparri si è lasciato andare a dichiarazioni esilaranti, se dette da lui.

Giovanardi-Gasparri: staffetta delle frescacce
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15 Agosto 2013 - 19.24


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di Emanuele Conegliano

«In Egitto una vera e propria guerra civile. Dalla Libia rischio di partenze incontrollate di clandestini. Questo il risultato di guerre sbagliate e del sostegno irresponsabile dell’America di Obama alla cosiddetta primavera araba che ha aperto la strada verso il caos. E non si vede traccia di autocritica». Lo ha detto Maurizio Gasparri e ha continuato: «È incredibile che gente come Olli Rehn abbia ancora il coraggio di dire cosa debbano fare i paesi europei. Gente che ha affondato il continente con politiche economiche ottuse deve stare zitta e andare a casa. Lasci stare le politiche fiscali sulla casa dell’Italia. Se ne occupa il nostro Parlamento senza avere bisogno di consigli di chi ha distrutto l’Europa. L’Imu sulla prima casa sarà eliminata e sulla riforma del catasto «Rehn stia zitto si occupi della sua casa. La raggiunga e ci si chiuda dentro in silenzio per sempre. Può invitare a imitarlo qualche grigio burocrate italiano incapace quanto lui».

Il Gasparri esternatore ferragostano è lo stesso che disse che l’elezione di Obama avrebbe favorito Bin Laden; è lo stesso che oggi chiede autocritica per la primavera araba mentre il governo di cui faceva parte ha appoggiato la rivolta anti-Gheddafi; è lo stesso che ha appoggiato un governo che ha portato l’Italia sul baratro economico, a forza di bugie e di ristoranti pieni.
Oggi tace Giovanardi, parla a raffica Gasparri. Bene. Almeno chi è stato costretto a lavorare a Ferragosto si è fatto due risate leggendo le fregnacce di questa grandissima testa politica che il mondo ci invidia, perfino più di Calderoli.

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