Nel ben mezzo del trambusto Letta cerca una strada per salvare governo, governabilità e futuro dello strano patto Pd-Pdl. Strada scoscesa visto che il Pdl scalpita e vorrebbe una difesa corale del pregiudicato suo leader. Mentre nel Pd la pazienza comincia a scarseggiare, soprattutto lontano dai vertici. E il padre nobile di questa situazione, Giorgio Napolitano? Il presidente esamina con attenzione tutti gli aspetti delle questioni che gli sono state prospettate. Così fonti del Quirinale, appositamente interpellate, rispondono in merito all’andamento dell’incontro di stamane tra il capo dello Stato Giorgio Napolitano e i capigruppo del Pdl di Senato e Camera, Renato Schifani e Renato Brunetta.
E questo animai falchi berluscones che sperano fortemente in un intervento di Napolitano. E questo crea problemi a letta il cuo governo potrebbe frantumarsi di fronte a una decisione del presidente, diciamo così, impopolare. Il presidente del Consiglio intanto è intervenuto dopo il vertice pidiellino con un messaggio al suo partito: “Confermerà il programma di governo”. Bisognerà vedere che ne pensano dalle parti del Pdl visto che da quelle parti si vuole una soluzione-salvacondotto che consenta a Berlusconi di restare in politica. La riforma della Giustizia, dicono, è “una priorità”. Ecco, per l’appunto, tanto per smentire chi sostiene che il Pdl è un partito azienda e che i suoi dipendenti agiscono esclusivamente a vantaggio del padrone, in questo momento disastrato giudiziariamente.
Ovvio che il problema per i pidiellini è la giustizia. Se Silvio avesse problemi con il suo yacht sarebbe la nautica.
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