Lettera d'amore di Brunetta a Silvio: imperdibile

Il 30 luglio si avvicina inesorabile per il Cavaliere. Verrà condannato definitivamente? Lo sapremo a breve. Intanto i berluscones, capofila Brunetta, si stringono intorno a lui.

Lettera d'amore di Brunetta a Silvio: imperdibile
Preroll AMP

Desk2 Modifica articolo

28 Luglio 2013 - 19.29


ATF AMP
“Non è tipo che se ne va all’estero per ripararsi dal carcere. Non è di quelli che scappano. Lotterà fino all’ultimo senza rassegnarsi all’ingiustizia”. Queste le parole che Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, dedica al suo leader Silvio Berlusconi a pochi giorni dalla famosa sentenza della Corte di Cassazione. Si deciderà il suo futuro in merito al caso Mediaset, per il quale è imputato per frode fiscale: si presenterà con una condanna a 4 anni inflitta dal tribunale in primo grado, poi confermata dalla Corte d’appello di Milano.
Top Right AMP

Sembra quasi una dichiarazione d’amore, una di quelle dimostrazioni di fedeltà che i berluscones spesso dedicano al Cavaliere. Brunetta dice che gli resterà accanto qualunque cosa accada, costi quel che costi per “buon senso, amore per l’Italia e per me stesso”.

Una domanda resta senza risposta, almeno per adesso: come reagirà il Parlamento, dal Pd al Pdl, a un’eventuale condanna definitiva? A voi i commenti.

Dynamic 1 AMP

Pubblichiamo il testo integrale dell’intervento su Facebook

Ipotesi: quel che non deve accadere accade. Che fa allora Berlusconi dopo la condanna? Una cosa sola so di lui: non è il tipo che se ne va all’estero per ripararsi dal carcere. Non è di quelli che scappano. Lotterà fino all’ultimo senza rassegnarsi all’ingiustizia.

Un’altra cosa so, questa volta di me. Gli resto al fianco. Non per generosità e nemmeno per riconoscenza. Non sarebbe un gesto eroico o sacrificale. Il fatto è che non concepisco altra mia posizione nel mondo, che sia onesta e decente, se non stare vicino a Silvio Berlusconi. Nessun fanatismo o culto della personalità, ma buon senso, amore per l’Italia e per me stesso.

Ripeto qualche motivo per cui sono stato, sono e starò con Berlusconi.

Dynamic 1 AMP

1) Perché da bravo socialista sono anticomunista.

2) Perché sono figlio di un venditore ambulante e ho sempre lavorato come un cane: sono un piccolo borghese che crede al merito, che crede nel lavoro, che non sopporta le ingiustizie.

3) Perché si è fatto da solo, e ha tutti i difetti di chi si è fatto da solo.

Dynamic 1 AMP

4) Perché sa ascoltare, magari prendendo appunti, come faceva con me, ai primi tempi, in cui ragionavo con lui di economia (era già stato Presidente del Consiglio). E se una nostra conversazione si interrompeva, perché dovevo andare dai miei studenti all’università, mi chiedeva, gentile, “ma poi torna? che così finiamo…”.

5) Perché ha ridato voce e dignità a un popolo, la maggioranza degli italiani, che la vita se la guadagna tutti i giorni senza santi in paradiso: tanti operai, tanti artigiani, commercianti, piccoli-imprenditori, tanti professionisti, tanti pensionati, tante casalinghe, tanta gente per bene.

6) Perché è pieno di difetti, ma le qualità sono di più. Mai arrogante, sempre gentile.

Dynamic 1 AMP

7) Perché è bugiardo per amore, e aiuta, a volte, con le “sue verità”, i suoi sogni, le sue follie che finiscono per realizzarsi. Perché è un ingenuo, uno che lo puoi anche fregare, mica una volpe come D’Alema.

8) Perché ha sempre pagato di persona. Non si è mai tirato indietro.

9) Sto e starò con Berlusconi perché il dopo Berlusconi non mi importa.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version