Renzi: l'accordo Pd-Pdl non durerà molto
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Renzi: l'accordo Pd-Pdl non durerà molto

Il rottamatore dice la sua sulle fibrillazioni del governo Letta sul caso Shalabayeva: se Enrico fa bene sono l'uomo più felice del mondo, ma non credo nelle larghe intese.

Renzi: l'accordo Pd-Pdl non durerà molto
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15 Luglio 2013 - 19.59


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“Voglio bene a Enrico, ma l’accordo Pd-Pdl non può durare molto”. Matteo Renzi ha detto la sua sulle fibrillilazioni del governo, in affanno in queste ore sul caso Shalabayeva: “Se Enrico Letta bene io sono l’uomo più felice del mondo – ha precisato il sindaco del Pd alla Festa democratica di Carpi -, ma non credo che questa esperienza di governo delle larghe intese possa durare molto”.

“Dicono Renzi è contro Letta, Letta è contro Renzi: io, se Enrico Letta fa bene, sono l’uomo più felice del mondo, perché, prima di essere sindaco sono cittadino d’Italia e sono ben contento se il governo fa bene”. Così Matteo Renzi in un incontro pubblico alla Festa del Pd di Carpi nel modenese.

“Io non credo che questa esperienza di governo di larghe intese possa andare avanti molto”, ha poi aggiunto il sindaco di Firenze, “io voglio bene a Enrico (Letta, ndr) ma tutti i giorni deve parlare con Brunetta e Schifani.

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Renzi: Il Pd è una “squadra” ma ha bisogno di un leader vincente: è l’unico partito che vive a prescindere dalle sorti del leader, ma questo non significa che non abbia bisogno di una guida forte, un leader in grado di far “vincere” questa squadra. Lo ha detto Matteo Renzi durante il suo intervento alla festa del Pd di Carpi, in provincia di Modena, trasmesso da YouDem. “No, non mi sento un leader. Ma credo che i leader in politica servano. C’è una discussione anche tra di noi, al nostro interno. Il Pd è l’unico partito che prescinde dal leader, il Pdl se togli Berlusconi… vengono giù; Scelta civica è molto legata a Mario Monti; anche dalla nostra parte dello schieramento: Sel… facciamo fatica a individuare bene cosa è, ci sono ottimi parlamentari e amministratori ma tutti pensiamo a Vendola. Il M5S a maggior ragione”. “Da noi – ha aggiunto – non è così e questo è un fatto molto positivo. Io credo al Pd come a un luogo dove si fa comunità. Credo però che questo non significhi che non possiamo avere qualcuno che ci guida, ho avuto una discussione con Bersani su questo. Lui dava un’espressione brutta dell’uomo solo al comando, io ho ricordato che l’uomo solo al comando non è un’espressione brutta: nel ’49 c’era Fausto Coppi. Penso che il Pd debba essere una bella squadra, ma non possiamo nemmeno pensare che si passi il tempo a litigare tra i vari capicorrente”. Serve qualcuno capace “di portarci per una volta a vincere”.

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