“Le presidenze delle due Camere sono oggi totalmente dissonanti rispetto al sentimento di una larghissima maggioranza, non solo del Parlamento ma dell’intero Paese. Rischiano di vanificare così il cammino difficile ma produttivo che la grande coalizione di Letta e Alfano sta intraprendendo. Non abbiamo certo bisogno di massimi rappresentanti delle istituzioni che lavorino per disegni organici a minoranze estremiste”.
Lo ha dichiarato il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta. “Ci sono gesti che preoccupano. Nei giorni scorsi -ha ricordato Brunetta- il presidente Boldrini si è schierata senza nemmeno un velo di pudore dalla parte della Fiom rifiutando di incontrare non tanto l’ad di Fiat Marchionne, quanto la grandissima parte dei lavoratori di Val di Sangro, quasi che la cittadina presidente debba rispondere non al popolo italiano ma a Landini e Vendola”.
“Il presidente Grasso, a sua volta, domenica scorsa aveva di fatto preconizzato una nuova maggioranza sostenuta dai grillini, costringendo il capo dello Stato a riparare i danni minimizzando. In fondo capiamo Boldrini e Grasso: sono esito di un momento politico temerario, allorcheé Bersani coltivava sogni di maggioranze strampalate. Ma quella stagione è finita, ed è bene che la strana coppia recuperi il senso delle istituzioni e la finisca di coltivare velleità non in linea con il proprio compito di rappresentanza democratica”, ha concluso Brunetta.
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