Grillo attacca i politici: via la scorta, li attendono i domiciliari
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Grillo attacca i politici: via la scorta, li attendono i domiciliari

Si risparmierebbero 250 mln l'anno. Lo dice il leader di M5s sul suo blog. E incalza: 1550 auto blindate, 4000 agenti: un esercito. Perché a chi sì e a chi no?

Grillo attacca i politici: via la scorta, li attendono i domiciliari
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3 Luglio 2013 - 16.59


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Via le scorte ai politici, tanto dietro l’angolo li attendono i domiciliari. Lo ha detto Beppe Grillo dal suo blog in un post, titolato “Politici ai domiciliari”, dove stima risparmi per 250 mln l’anno togliendo di mezzo auto blu e agenti.

“La scorta c’è chi ce l’ha e chi non ce l’ha. Don Puglisi, il giornalista Beppe Alfano, uccisi dalla criminalità organizzata e Marco Biagi, assassinato dalle Nuove Brigate Rosse per esempio non l’avevano”, ha aggiunto. “I coniugi Mastella, gli ex ministri Cirino Pomicino, Oliviero Diliberto e Claudio Scajola e gli ex presidenti della Camera Marcello Pera e Fausto Bertinotti per esempio ce l’hanno – ha rimarcato Grillo – 585 persone sono sotto scorta, 411 con auto blindata, circa 300 sono politici, sindaci, sindacalisti, governatori regionali e ambasciatori. In altri Paesi europei i ministri si spostano in bicicletta e in Austria solo due esponenti del Governo hanno una scorta: presidente della Repubblica e Cancelliere federale”.

E poi inclaza con i numeri: “La spesa per le scorte è di 250 milioni di euro all’anno. Anche per le scorte ci sono diversi livelli: il primo, per 16 uomini pubblici, è di due o tre auto blindate, ognuna con tre agenti. Il secondo, per 82 beneficiari, due auto blindate, sempre con tre agenti ciascuna. 312 personalità hanno una macchina blindata con due agenti. Le rimanenti 174 sono protette da uno o due agenti con un mezzo non blindato. Negli ultimi anni sono stati spesi 120 milioni di euro per 600 Bmw, 100 Audi e altre auto di lusso. Il parco macchine complessivo è di circa 1.500 unità. Una flotta. 4.000 sono gli agenti utilizzati. Un esercito”.

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“La prima misura presa da Alfano, in anticipo persino sulla fiducia del Senato al governo Letta, è stata la protezione dei 21 ministri con un ulteriore costo di circa cinque milioni di euro. Di cosa hanno paura i politici? – ha chiesto il leader M5s – E perché sono terrorizzati da un contatto con la gente? La Finocchiaro che fa la spesa con il carrello spinto dalla scorta da chi si difende? E Fini nelle sue vacanze a Orbetello con nove uomini dislocati per la sua sicurezza?”.

“Se venissero tagliate le scorte, e il M5s farà in modo che questo avvenga – ha assicurato – si otterrebbero di colpo tre benefici: risparmiare 250 milioni di euro all’anno, liberare 4mila agenti per l’ordine pubblico e i domiciliari senza sentenza per i politici scortati. Non li vedremmo più in giro”.

“Vi immaginate Gasparri solo al mercato rionale con il dito medio alzato? O Brunetta ad arringare gli avventori di un bar? Monti che spiega le sue teorie economiche appollaiato su una cassetta al parco? Lupi che si confronta con i valsusini? O un qualunque politico che si avventura in un comizio senza scorta? Politici, i domiciliari vi aspettano, mettete almeno le porte blindate”, ha concluso.

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