Marini accusa il Pd: espulsa per compiacere la Kyenge
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Marini accusa il Pd: espulsa per compiacere la Kyenge

È stata espulsa per delle frasi razziste su Facebook, ma incalza: non lascio la carica di consigliera. Ha influito la visita del ministro.

Marini accusa il Pd: espulsa per compiacere la Kyenge
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29 Giugno 2013 - 18.07


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Caterina Marini verrà espulsa dal Partito Democratico per delle frasi razziste apparse sul suo profilo Facebook, ma la 32enne consigliera Pd di circoscrizione a Prato non ci sta. Marini attacca il segretario provinciale Ilaria Bugetti e il presidente della commissione dei garanti Mario Bensi, spiegando che sulla decisione della sua esclusione avrebbe anche “influito [url”la visita del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge”]http://www.globalist.es/Detail_News_Display?ID=46125&typeb=0&Kyenge-bene-l-espulsione-della-Marini-dal-Pd[/url], oggi in città”.

“Non posso rimanere in silenzio alla luce del provvedimento adottato dalla commissione di garanzia, un provvedimento – ha spiegato Marini – annunciato nella sostanza fin da subito, dato che molti dirigenti del partito, tra cui la segretaria ed il presidente della Commissione di Garanzia (quest’ultimo anche in violazione del dovere di terzietà che il ruolo richiederebbe), andavano dicendo, anche a mezzo stampa, che la punizione sarebbe stata esemplare”.

Annunciando la probabile impugnazione di questo provvedimento Marini ha polemizzato poi con la segretaria del partito Ilaria Bugetti e si dice “sgomenta del fatto che mentre mi telefonava per dirsi dispiaciuta di quanto accaduto, dopo pochi minuti emetteva un comunicato stampa con il quale affermava che io ero fuori dal partito”.

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La consigliera ha annunciato poi che non si dimetterà da dalla sua carica a Prato lasciando intendere che il suo impegno politico potrebbe ora essere messo a disposizione di altri soggetti partitici: “Non so quale sarà il mio futuro politico ma sicuramente non mi dimetterò dal consiglio di circoscrizione nel quale sono stata eletta con un numero di voti di gran lunga superiore a tutti i miei ex compagni di partito”.

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