Grillo: taci, il giornalista ti ascolta
Top

Grillo: taci, il giornalista ti ascolta

Il comico rispolvera un motto di propaganda del fascismo per continuare la sua personale battaglia contro l'informazione paragonando i cronisti a spie nemiche.

Grillo: taci, il giornalista ti ascolta
Preroll

Desk2 Modifica articolo

25 Giugno 2013 - 16.35


ATF

Beppe Grillo attacca ancora i giornalisti dal suo blog. “Taci, il giornalista ti ascolta! Si nascondono ovunque. L’unica difesa è il silenzio, il linguaggio dei segni”. Nel post il comico scrive che “i giornalisti non possono infestare Camera e Senato e muoversi a loro piacimento. Vanno disciplinati in spazi appositi, esterni al Palazzo. Per un’intervista chiedano un appuntamento, non bracchino i parlamentari per le scale o al cesso. All’ingresso di Montecitorio e di Palazzo Madama va posto un cartello No gossip. Il Parlamento non è un bordello”.

E poi aggiunge: “Il Parlamento è il luogo più sacro, di una sacralità profana, della Repubblica Italiana, ma è sconsacrato ogni secondo, ogni minuto, frequentato impunemente, spesso senza segni di riconoscimento, da folle di gossipari e pennivendoli dei quotidiani alla ricerca della parola sbagliata, del titolo scandalistico, del sussurro captato dietro a una porta chiusa. Qualche deputato li scambia talvolta per colleghi e parla, parla per ritrovare sul giornale quella che credeva una conversazione privata. Mercanti di parole rubate”, si legge ancora sul blog del leader di M5s.

Leggi anche:  M5s, Todde traccia la linea: "Abbandonare il passato anti-sistema, non possiamo solo fare testimonianza"

Poi, dopo aver citato la cacciata dei mercanti dal tempio, Grillo inventa lo sfogo di un parlamentare che si lamenta perché “nel Parlamento romano, all’ingresso o in ascensore, anche all’urinatoio con il microfono nel taschino c’è sempre un giornalista senza tesserino”.

Native

Articoli correlati