Grillo contro Civati: ci vuole trasformare in ciuchi

Sul blog del comico un post contro il parlamentare democratico: voleva fare campagna acquisti per conto di Bersani.

Grillo contro Civati: ci vuole trasformare in ciuchi
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18 Giugno 2013 - 13.45


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Pippo Civati, “novello Lucignolo con il compito di trasformare i parlamentari Cinque Stelle in ciuchini nel Paese dei Balocchi del pdmenoelle in cui tutti diventano servi di Berlusconi”. È l’attacco che Beppe Grillo dal suo blog ha rivolto al deputato del Pd Pippo Civati, candidato alla segreteria del Partito Democratico.

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Il titolo del blog prende spunto dalla canzone di Mario Panzeri “Pippo non lo sa”. Ma la musica, secondo Grillo, a Civati l’ha scritta Pier Luigi Bersani.
“In principio- ha detto Grillo- fu lo scouting tra i parlamentari a 5 Stelle. Fallì. Poi Gargamella disse a Pippo Civati “Vai e torna con senatori e deputati pentastellati”. Lui andò. Parlò, affabulò, contattò, cenò. Pippo era l’uccello da richiamo perfetto”.

Al suo verso di “pdimenoellino buono”, ha spiegatoGrillo, “si aggiunsero altre voci. I trombati e i civati cantarono insieme. La voce squillante della Sonia Alfano in scadenza da europarlamentare, l’Ingroia di ritorno dai monti dopo il trionfo elettorale, filosofi e intellettuali della caratura di Flores D’Arcais, portasfiga d’annata. Pippo ormai passava più tempo con i parlamentari a 5 Stelle che con i suoi compagni di partito. Su questo punto- ha osservato Grillo- va capito, non c’era scelta. Si immedesimò nella parte al punto da approvare all’istante, ma mai votare, tutte le proposte del M5S. Era uno di loro, ma anche uno di noi. Un perfetto cane da riporto. Ogni sera Gargamella, sull’uscio della trattoria di Bettola, le maniche arrotolate aspettava Pippo con il parlamentare in bocca. Gargamella sognava i deputati degli altri per un Governo nuovo, di ascari al servizio del pdmenoelle al Senato. Dei suoi non si poteva fidare visto che 101 lo avevano fatto dimettere non votando Prodi, acclamato a furor di popolo la sera prima. L’erba del M5S, come quella del vicino, era sempre più verde e Gargamella non si rassegnava”.

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Beppe Grillo continua sul suo blog la ricostruzione dello scouting democratico nei confronti dei Cinque Stelle. “Pippo- ha spiegato il comico a proposito di Civati- era l’uomo giusto, faccino da seminarista, occhi da cerbiatto, ciuffo da ragazzo progressista. Cene su cene, ammiccamenti, inviti, proposte a lume di candela. La vita extraparlamentare di Pippo era intensa. A capotavola parlava e parlava di vittorie della sinistra unita grazie a senatori del M5S che sposavano la “responsabilità” verso il Paese. Forse qualcuno ci ha creduto a questo novello Lucignolo che ha il compito di trasformare dei parlamentari in ciuchini nel Paese dei Balocchi del pdmenoelle in cui tutti diventano servi di Berlusconi”.

Il contatto continuo con i parlamentari del M5S “ha però prodotto un’osmosi, un processo di alterazione genetica in Pippo. Quando parla in televisione sembra uno del M5S. A questo punto e’ necessaria un’offerta per sottrarlo all’ambiguità che di certo lo divora. Vorrebbe essere come noi, ma e’ uno di loro. Per salvarlo da questa schizofrenia politica che lo ridurrebbe peggio di Veltroni, una sorte che non auguro a nessuno, lancio un sondaggio per la migliore offerta a Bersani”.

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