“L’esito delle elezioni è drammatico per l’Italia. Gli italiani, la maggioranza degli italiani, cominciano a perdere la speranza. E questo è molto triste”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog in post intitolato “Le vittorie di Pirro”.
“In Italia è sempre tempo di elezioni, è sempre il tempo dei Pavesini, che siano sindaci, presidenti di provincia, presidenti di Regione, deputati, senatori, eurodeputati. Il Paese è in elezione permanente. Un tormentone. Ogni anno si vota per qualcosa. È un campionato di calcio, c’è sempre chi vince, chi perde per poi vincere l’anno successivo, chi pareggia e chi trionfa, come se l’amministrazione pubblica fosse un premio, un traguardo, e non un servizio. C’è pure il calcio mercato con i giocatori comprati all’asta che cambiano casacca”, aggiunge.
“Il vincitore dell’elezione di circostanza sale sempre su un palco e a braccia tese saluta la folla. Non cambia nulla, ma la gente è contenta che abbia vinto il “suo” candidato e non il “loro”, quando in realtà sono la stessa persona, la stessa politica, lo stesso programma, persino lo stesso governo”.
E aggiunge nell’invettiva: “Poi i giornaloni titolano e i politologi spiegano. Lo spettacolo in sé osceno e inquietante attrae sempre meno spettatori, la gente non ha più voglia di pagare il biglietto, di votare. Questo o quello pari sono. Elezione dopo elezione il disgusto sale, il termometro dell’astensione si surriscalda, se alle prossime politiche superasse la soglia del 70% la Repubblica, lo Stato, il Governo e il Parlamento sarebbero delegittimati”, conclude Grillo.
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