Arriva l’ennesimo j’accuse di Beppe Grillo, proprio quando all’interno del suo movimento volano gli stracci tra chi si autosospende e chi passa al gruppo misto. “Il Parlamento potrebbe chiudere domani, nessuno se ne accorgerebbe. È un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica. O lo seppelliamo o lo rifondiamo. La scatola di tonno è vuota. Ripeto: la scatola di tonno è vuota”, scrive sul blog, in un post in cui chiede se il Parlamento abbia “ancora un senso. Va riformato, abolito? Una cosa è certa, oggi non serve praticamente a nulla”.
E poi continua con toni ancora più duri: “Il Parlamento, luogo centrale della nostra democrazia, è stato spossessato dal suo ruolo di voce dei cittadini. Emette sussurri, rantoli, gemiti – incalza – come un corpo in agonia che sono raccolti da volenterosi giornalisti per il gossip quotidiano. Chi rappresenta ormai questo luogo? Deputati e senatori sono nominati dai dirigenti della “ditta” del pdmenoelle (così si dice la chiami Gargamella Bersani in privato) e di un condannato in secondo grado per evasione fiscale che altrove sarebbe in fuga in lidi lontani. I parlamentari nominati dai partiti non rappresentano nessun elettore, neppure se’ stessi. Sono solo impiegati con un ottimo stipendio adibiti a pigiare bottoni a comando”.
“Qualcuno, scelto tra i più fedeli, viene utilizzato alla bisogna per raccontare frottole in televisione su canali lottizzati – attacca ancora il leader M5s – Il Parlamento è sovrano in materia legislativa secondo l’articolo 76 della Costituzione “L’esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti”.
“Fare leggi è il suo compito, ma le leggi, al suo posto, le fa il governo sotto forma di decreti a pioggia, quasi sempre approvati in aula. Il governo, in teoria, ha il compito di governare, non di sostituirsi al Parlamento – prosegue Grillo – Camera e Senato, sono diventati un luogo di nominati che approvano le leggi del governo. Una situazione degna di deliri da funghi allucinogeni”.
“Il Parlamento può sfiduciare il Governo in carica, unico titolato a farlo, sempre secondo la Costituzione (art. 94). Ma anche questo potere gli è stato sottratto con l’avvento di Monti eletto senza alcun voto di sfiducia a Berlusconi. “Vuolsi così colà dove si puote”. I parlamentari stessi non sono tenuti alla presenza in aula. Alcuni si vedono una o due volte all’anno. A che serve questo Parlamento? A cosa servono le elezioni?”, chiede infine Grillo.
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