Freezer. “Se mi permettete una battuta, non
sono stato in freezer in questi anni, credo di essere stato
molto attivo non solo nella difesa della Costituzione, ma anche
sul campo”. Stefano Rodotà replicando
alle polemiche dei giorni scorsi con il leader del Movimento 5
Stelle, Beppe Grillo, a margine della manifestazione di Libertà
e giustizia Non è cosa vostra, in corso a Bologna. Il
professore ha citato le sue battaglie per i referendum, la
gestione dei beni comuni e i diritti del lavoro.
“Credo di essere stato uno dei
più attenti promotori. Sono molto orgoglioso di avere un
rapporto molto forte con gli operai di Pomigliano, quindi se è
un freezer è un bel freezer”. Rodotà, al di là di questa affermazione ha spiegato di non voler polemizzare con Grillo, ribadendo di difendere la
libertà di espressione di chiunque anche di Grillo.
Larghe intese. Lo scopo del coverno di larghe intese è per Rodotà visibile; ma condividerlo è particolarmente
imbarazzante per non dire difficile o impossibile. “Ci vorrebbe
discontinuità. Di fronte ala gestione delle precedenti
amministrazioni e dei precedenti governi ritenevamo e riteniamo che ci fosse un altro modo di gestire il Paese”.
Solo denaro. “La mia opinione di tanti anni è
che la politica non può essere lasciata soltanto al denaro dei
privati”. Lo ha detto il professore parlando della riforma del
finanziamento pubblico ai partiti.
Scuola pubblica. De risultato del referndum si
deve tener conto. “Il risultato è una
volta di più il segno che tante volte la politica ufficiale non
capisce qual è il senso profondo di quello a cui credono i
cittadini. E questa volta i cittadini credevano nella
Costituzione”.
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