C’è chi ha parlato di flop, chi lo ha negato. Quello che è sicuro è che il Movimento 5 Stelle è uscito sconfitto dalle ultime elezioni amministrative, in quasi tutti i comuni al voto. Ora Beppe Grillo tira le somme e lancia un monito ai suoi: «Chi si è candidato per il M5s al Parlamento e vuole un accordo con il pdmenoelle scordandosi degli impegni elettorali e della sua funzione di portavoce per realizzare il nostro programma, è pregato di avviarsi alla porta. È meglio buttarsi nel vuoto da soli che essere spinti”, scrive sul blog in un post dal titolo “Non abbiamo fretta”.
«Il M5S cresce ogni giorno, è un fatto, così come è un fatto che è stato il più votato alle politiche. Non abbiamo fretta», si legge ancora. Sul suo blog afferma «dopo le comunali è stato un giorno come un altro. Nessun trionfo a febbraio, nessun tonfo a maggio». «L’obiettivo del M5s è di cambiare il Sistema, le regole del gioco, di introdurre nella Costituzione strumenti di democrazia diretta, oggi totalmente assenti o disattesi. E, come ovvio, di andare al Governo, ma senza questi partiti che hanno distrutto l’Italia e che oltre a essere la malattia si propongono come cura. Non abbiamo fretta» ripete Grillo secondo il quale «il cosiddetto risultato disastroso di ieri consentirà a circa 400 consiglieri del M5s di entrare nelle municipalità, di fare proposte, operare da sentinella per i cittadini. È tanto? È poco? È comunque un risultato che consente al M5s di raddoppiare la sua presenza nei Comuni».
Il leader dei pentastellati parla anche della reazione della stampa: «Dopo le elezioni politiche la stampa e le televisioni si sono scatenate contro il M5s come se fosse l’anticristo con una rabbia, un odio, un disprezzo che non ha riscontro nella Storia d’Italia». Beppe Grillo torna all’attacco del sistema dell’informazione. «L’informazione – sostiene – è l’ultima barriera che protegge processi, corrotti, status quo. È l’arma letale nelle mani dei partiti. Si dice che Bottino Craxi, prima di involarsi, suggerì al suo sodale Berlusconi “Hai dei cannoni a tua disposizione, le reti televisive, usali”».
«Più che andare in televisione, bisogna cambiare la televisione», dice ancora il comico. «La fogna che è ora la Rai, che perde 200 milioni di euro all’anno, nonostante canone e pubblicità, con una pletora infinita di dipendenti e “esterni” va riformata al più presto, tolta dal controllo dei partiti. Più che andare in televisione, bisogna cambiare la televisione». Beppe Grillo dichiara guerra alla tv pubblica.
Si tratta di «un obiettivo del M5s. Una sola rete nazionale, multimediale, senza pubblicità svincolata dalla politica – sottolinea – Non abbiamo fretta. A via Mazzini, i nominati dai partiti, comincino a preparare gli scatoloni, con calma».
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