Contrordine, Crimi dice sì allo Ius soli

Il capogruppo dei senatori grillini parla del governo Letta e della diaria intervistato da Lucia Annunziata. Lo Ius soli? Si può fare, ma pensiamo prima alle emergenze.

Contrordine, Crimi dice sì allo Ius soli
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12 Maggio 2013 - 15.27


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«Non è più il tempo di fare un governo politico. Un governo che prevede l’appoggio di M5s deve essere al di sopra dei partiti, alto nel vero senso della parola, ma non tecnico come quello di Monti». Vito Crimi, capogruppo al Senato del Movimento 5 stelle, è stato intervistato a “In 1/2 ora” da Lucia Annunziata. Tra gli argomenti sul tavolo la spinosa vicenda della diaria da restituire, lo ius soli e il governo Letta.

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«Manteniamo l’impegno – afferma Crimi – la diaria non spesa la restituiamo. Il più grande disagio che qualcuno ha dimostrato è stata la libera donazione della diaria non rendicontata», ha aggiunto. «Guadagnavo 21mila euro l’anno, adesso arrivano in un mese», ha sottolineato a proposito del suo stipendio da statale, nell’amministrazione della giustizia, prima di essere eletto al Senato. Proprio oggi Marino Mastrangeli è tornato sull’argomento e si aspetta l’espulsione di un centinaio di parlamentari Cinque Stelle che non vogliono restituire questa voce dello stipendio da onorevole.

Lucia Annunziata gli chiede in primo luogo della manifestazione del Pdl di ieri a Brescia: «Sono sceso in piazza per denunciare l’assurdo di vedere Angelino Alfano, vicepresidente del Consiglio, vedere contestate un potere dello Stato come la magistratura. Ho ricevuto alcune contestazioni da parte di manifestanti di sinistra». L’accusa è stata quella di aver collaborato a far tornare Berlusconi al potere. «La responsabilità è del Pd e del governo delle larghe intese», risponde lui. La Annunziata segnala che anche qualche elettore grillino la pensa così, Crimi risponde: «No, qui in nome dell’emergenza si fa tutto, dal presidente della Repubblica in poi. Tutto un meccanismo che porta a togliere il ruolo al parlamento, e quindi ai cittadini».

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La Annunziata chiede se c’è una possibilità di trovare un’altra maggioranza in Parlamento. Crimi aggira la domanda dicendo che «se c’è da votare ad esempio il conflitto d’interessi, è chiaro che lo faremo». E se ci fosse da fare una scelta? «Diremmo al presidente della Repubblica che c’è bisogno di un governo al di sopra di questi partiti e di garanzia rispetto a questa politica. Un governo alto. Non correremo mai in soccorso di Letta».

Poi la piaga dolente dei sondaggi: «Sono gli stessi che si sbagliavano su di noi alla vigilia dell’appuntamento elettorale… E comunque a noi non interessano i sondaggi, né c’interessa mantenere il numero di elettori guadagnati a febbraio. Non abbiamo strategie elettorali, non stiamo facendo campagne elettorali», afferma Crimi.

Dall’Annunziata il capogruppo tocca anche l’argomento della cittadinanza degli immigrati e dello Ius soli: «Sullo ius soli stiamo lavorando». Pensa sia una cosa giusta? «Io sì penso che sia giusta e lo pensiamo in tanti». Per Crimi «non ci sono spaccature» sul punto nel movimento, «ma non vogliamo che oggi si dimentichi che ci sono persone che non arrivano a fine mese, che si suicidano per affrontare un tema di altissimo profilo»

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E infine il Copasir, tanto ambito dai grillini: se al Movimento 5 stelle non verrà attribuita la presidenza del Copasir «ci devono spiegare perché, specie dopo quello che sta succedendo in questi giorni, a maggior ragione deve essere data ad un Gruppo che è completamente fuori, fuori, da tutte le logiche e da tutti i meccanismi della casta politica che c’è stata fino adesso», ha concluso Crimi.

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