«Non si può smontare nessun pezzo di questa storia che è la nostra storia più bella». Lo afferma Stefano Rodotà parlando del 25 aprile e rispondendo a Beppe Grillo che ha dichiarato «morta» la questa ricorrenza. «Dobbiamo essere consapevoli della radice profonda che hanno i diritti di libertà nel nostro Paese», spiega il costituzionalista.
«Quello di quest’anno è stato un 25 aprile diverso dagli anni passati. Perché diversa è la situazione in cui viviamo, immersi in un disfacimento civile e politico», aggiunge, «ma è questa data e ciò che rappresenta che ci può aiutare in un momento di crisi. Mai come ora abbiamo bisogno di una politica costituzionale che abbia come presupposto la consapevolezza piena dei valori della Costituzione e delle loro radici».
«Non si tratta di mantenere viva una memoria storica ma di rendere omaggio alle basi su cui si può fondare la ricostruzione, non solo economica, del Paese. L’identità costituzionale ci può consentire di riedificare un sistema civile e politico in un momento di crisi profonda».
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