Il Movimento 5 stelle voterà il suo candidato Stefano Rodotà per le prime tre votazioni. Ma se dal quarto scrutinio lo scenario dovesse complicarsi, con nomi che potrebbero spaccare i grillini (come già successo con il voto per Grasso al Senato), la parola potrebbe tornare alla Rete.
È questo l’orientamento, secondo quanto si apprende, che seguiranno deputati e senatori grillini. Nonostante infatti le parole chiare di Beppe Grillo sul voto a oltranza per il candidato ufficiale Rodotà, i parlamentari 5 stelle cercano di non farsi cogliere impreparati da quelli che chiamano “inciuci e giochini” degli altri partiti.
L’auspicio e gli appelli sono ancora al Pd perché vi sia una convergenza sul nome 5 stelle: se Bersani dicesse di sì a Rodotà – così viene assicurato dai grillini – si aprirebbe uno spiraglio sul fronte di una possibile collaborazione di governo subito dopo. «Non è una trappola» tengono a precisare tanti deputati 5 stelle.
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