Si è tenuto oggi un incontro a Montecitorio tra il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e il leader del Pdl Silvio Berlusconi. All’incontro hanno partecipato anche il segretario del Pdl Angelino Alfano ed il vicesegretario del Pd Enrico Letta.
Il segretario del Pd incontrerà giovedì il leader della Lega Roberto Maroni per un confronto per cercare una personalità condivisa come nuovo presidente della Repubblica.
Intanto su Twitter il leader dei Democratici scrive: «Noi siamo a disposizione, ma no a governissimi».
Letta, siamo solo all’inizio – «È stato un buon incontro però siamo all’inizio». Così Enrico Letta, arrivando alla sede del Partito Democratico, commenta l’esito dell’incontro. «Un incontro utile per chiarirci sui criteri per individuare insieme una rosa di personalità che possa rappresentare l’unità del paese. In un momento di grandi divisioni, il Pd sente la forte responsabilità che sul presidente della Repubblica ci sia un segnale forte di unità nazionale», ha detto Enrico Letta.
«Bisogna che si parta da una larga condivisione. Monti è d’accordo e oggi mi sembra che il Pdl si muova su questa strada». Il vicesegretario del Pd spiega così l’atteggiamento del Pdl. «È necessario tentarle tutte per arrivare a un presidente eletto con un largo consenso», ha aggiunto Enrico Letta.
«Non abbiamo parlato di nomi. Prima servono i criteri», ha aggoiunto Letta. “Abbiamo parlato esclusivamente di presidenza della Repubblica – ha detto Letta -. L’obiettivo è arrivare ad una elezione con un largo consenso. Non abbiamo parlato di nomi. Penso ci saranno altri incontro con il Pdl».
Alfano, scelta sarà condivisa – «Nei prossimi giorni potranno esserci ulteriori appuntamenti per compiere ogni sforzo tendente ad assicurare condivisione per una scelta così delicata e importante». Lo afferma il segretario del Pdl, Angelino Alfano, in una nota. «L’incontro con l’on. Pierluigi Bersani e l’on. Enrico Letta – spiega il segretario del Pdl – è stato l’occasione per confermare quel che abbiamo sempre detto: il presidente della Repubblica deve rappresentare l’unità nazionale e dunque non può essere, e neanche può apparire, ostile a una parte significativa del popolo italiano».
Quella che verrà scelta per il Colle «deve trattarsi di una personalità di indiscusso prestigio e di riconosciuta competenza istituzionale. Durante l’incontro non sono stati fatti nomi di possibili candidati», ha spiegato il Alfano. «Il presidente Silvio Berlusconi ha ribadito la propria disponibilità a fare ciò che è utile all’Italia a difesa del consenso ricevuto e della fiducia che milioni di italiani anche questa volta gli hanno accordato».
Bossi, se fossi Silvio darei il voto a Bersani – «Se fossi in Berlusconi darei i voti per il governo a Bersani tanto in pochi mesi va a schiantarsi, e poi vinco. Se fosse furbo dall’incontro con Bersani uscirebbe qualcosa». Così Umberto Bossi con i cronisti a Montecitorio.
Renzi, il problemino è che Bersani non ha vinto le elezioni – «Non ho vinto le primarie, ha vinto Bersani. Il problemino è che poi Bersani non ha vinto le elezioni». Lo ha affermato Matteo Renzi parlando ad un convegno a Vinitaly.
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