L’assemblea dei deputati del Pdl ha indicato, su proposta del presidente Silvio Berlusconi, Renato Brunetta come presidente del gruppo parlamentare di Montecitorio e Renato Schifani per il Senato. La scelta verrà ufficialmente formalizzata domani pomeriggio, quando tutti i gruppi si riuniranno dalle 15 su convocazione del Presidente della Camera.
E, davanrti ai suoi, Silvio Berlusconi è andato all’attacco: «La sinistra ha già due Camere con due nomi che ci preoccupano». Per il Cavaliere la presidenza di Montecitorio «è andata alla sinistra estrema (Laura Boldrini, ndr) . Bersani aveva detto e promesso che non lo avrebbe fatto, e invece si è già preso tutto. Ora punta all’incarico perché conta sul sostegno dei grillini», è l’analisi dell’ex premier. Poi sul Senato: «la presidenza dell’Aula è andata a un pm, andando contro il sentire del 37,7% dei cittadini preoccupati per la “magistrocrazia”». «Io sono pronto come vent’anni fa a non dare il Paese che amo a questi signori della sinistra – ha ribadito Berlusconi -. Credo che sceglieranno anche il presidente della Repubblica, e allora daremo battaglia nel Parlamento e nelle piazze».
«Durante l’incontro del Pdl per decidere il capogruppo al Senato, il Cavaliere ha poi rilanciato il suo pensiero per il futuro dell’Italia: «Altro che conflitto d’interesse e corruzione: serve la ripresa economica e occorre aiutare le imprese». Tra l’altro, alla luce della proposta di Bersani per una nuova legge sul conflitto di interessi, avrebbe aggiunto: «È un problema che non mi riguarda, ho già dato tutto ai miei figli…». Fra le priorità indicate da Berlusconi anche la riforma del fisco, della giustizia e dei costi della politica. Ma l’ex premier è tornato anche su un suo amato cavallo di battaglia: fare una legge per consentire l’elezione diretta del Capo dello Stato, modificando la Costituzione per dare vita a un nuovo sistema politico.
«Ho pensato molto al successo di Grillo. Noi da persone responsabili e esperte abbiamo detto e fatto cose concrete. I grillini hanno portato avanti un sogno rivoluzionario. Noi adesso dobbiamo inventarci qualcosa senza abiurare, da persone responsabili quali siamo, alle cose concrete. Dobbiamo presentarci come un sogno, come una rivoluzione italiana che porti i cittadini verso il benessere e la sicurezza. Lo avrebbe detto Silvio Berlusconi nel corso della riunione del Pdl alla Camera.
E durante la riunione per decidere il capogruppo del Pdl alla Camera, Berlusconi ha voluto anche dire la sua sul comportamento di Mario Monti: «Monti si è offerto come presidente della Repubblica ed è stato respinto con risate. Poi come presidente del Senato. Spero non si liberi il posto di ct della nazionale».
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