È iniziata ufficialmente la XVII legislatura repubblicana con la prima seduta di Camera e Senato L’assemblea di Montecitorio era stata convocata alle 10,30, quella di Palazzo Madama alle 11. Le aule sono quasi piene. La seduta della Camera dei Deputati, presieduta provvisoriamente da Antonio Leone è iniziata con due lunghi appalusi dedicati al Capo dello Stato Giorgio Napolitano e al Papa Francesco. così anche al Senato, la cui seduta è presieduta da Emilio Colombo, ma molti esponenti del Movimento 5 Stelle rimangono seduti. Oggi, all’ordine del giorno, la costituzione dell’Ufficio provvisorio di Presidenza; la costituzione della Giunta delle elezioni provvisoria e la proclamazione di deputati subentranti; l’elezione del Presidente che avrà luogo per scrutinio segreto.
18:55: Domani vertice tra Pd e Scelta civicaDopo le fumate nere di oggi, Pd e Scelta Civica si riuniranno domani in mattinata per fare il punto sulle presidenze delle Camere. Le votazioni di domani dovrebbero essere, infatti quelle ‘buone’. Dalla prima di Palazzo Madama, alle 11, emergeranno i nomi dei candidati che andranno a un eventuale ballottaggio alla successiva votazione. Il gruppo del Pd del Senato, secondo quanto si apprende, si vedrà alle 8.30. Alla stessa ora è prevista una riunione di senatori e deputati di Scelta Civica nella sala De Gasperi a Montecitorio.
Ore 18:27: Incontro alla Camera tra Bersani, Enrico Letta e FranceschiniE’ appena iniziato alla Camera un incontro a tre tra il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, il suo vice, Enrico Letta, e Dario Franceschini, tra i papabili per la presidenza della Camera. Un’occasione probabilmente per un punto della situazione, alla luce dello stallo che si registra per l’elezione dei vertici dei due rami del Parlamento.
Ore 18:04: Senato, in seconda votazione 223 bianche e 52 voti a OrellanaNella seconda votazione per l’elezione del presidente del Senato le schede bianche sono state 223. Al grillino Orellana sono andati 52 voti, 12 a Sibilia, 8 a Marino, 5 a Esposito, 3 a Casson, 2 a Scilipoti, 1 a Casini, 1 a Gentile. Schede nulle: 3. Presenti 311, votanti 311, maggioranza 160.
Ore 17:40: Sarà domani il terzo tentativo di elezione del presidente del Senato. Secondo quanto prevede l’art.4 del Regolamento del Senato, infatti, si procederà, nel giorno successivo, ad una terza votazione nella quale sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti (e non dei ‘componenti’ com’è stato nelle due prime votazioni). E si dovranno computare tra i voti anche le schede bianche.Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato detta maggioranza, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e verrà proclamato eletto quello che consegue la maggioranza, anche se relativa. A parità di voti sarà eletto o entrerà in ballottaggio il più anziano di età.
Ore 17:34: Seconda fumata nera al Senato.
Ore 17:16: Conclusa seconda votazione al SenatoSi è chiusa in aula al Senato la seconda votazione per la Presidenza. Sono necessari 160 voti e sta per cominciare lo spoglio delle schede.
Ore 17:13: Bersani: “Problema non è governo ma governare”
«Il problema non è solo fare un governo, ma governare. Ci sono cose urgenti da fare subito e stiamo perdendo settimane. Alcune misure sono assolutamente urgenti». Lo ha detto Pier Luigi Bersani ai cronisti alla Camera.
Ore 17.00: Dopo la seconda fumata nera, sospensione dell’aula che tornerà a votare per l’elezione del presidente di Montecitorio alle 17.30.
Ore 16.55: Camera: 110 voti a Fico, 450 schede bianche.
Ore 16.30: A vuoto anche la seconda votazione alla Camera
Nuova fumata nera alla Camera: lo spoglio della seconda votazione per l’elezione del presidente è ancora in corso ma il quorum è fuori portata. Le schede bianche hanno infatti raggiunto quota 210, dunque nessun candidato potrà raggiungere i 420 voti necessari per l’elezione.
Lombardi (M5s): queste votazioni costano troppo – Il capogruppo dei parlamentari grillini alla Camera Roberta Lombardi ha detto che queste votazioni sono uno spreco di denaro pubblico: costano 420mila euro.
Senato :spunta ipotesi Monti a presidenza – Circola con insistenza in diversi ambienti parlamentari, nel Pdl, nel Pd e persino in Scelta Civica, l’ipotesi di una candidatura di Mario Monti a presidente del Senato. Uno scenario su cui fonti vicine al premier non vogliono rilasciare dichiarazioni, ma che nel palazzo trova, al momento, diverse conferme.
Ore 15:00. Riprendono le votazioni alla Camera – Durante il primo scrutinio non è stato raggiunto il quorum dei 420 voti minimi, quindi i 2/3 degli aventi diritto. Con la seconda votazione si prenderà in considerazione il numero dei presenti, quindi 618 deputati. Alle ore 16 comincerà anche la seconda votazione a Palazzo Madama.
Ore 14:15. Il primo scrutino è nullo – Niente accordo tra le forze politiche per le presidenze delle Camere. Nella prima votazione per l’elezione del presidente del Senato, hanno votato scheda bianca 246 senatori: 52 voti del MoVimento 5 Stelle sono andati a Luis Alberto Orellana; a Sibilia 4, Mussolini 3, Compagna 2, Colombo 1, Scilipoti 1. I presenti sono 313 e i votanti 313; la maggioranza richiesta è di 160. Le schede nulle sono state 4. Nella prima votazione per l’elezione del presidente della Camera ci sono state 459 schede bianche. Il più votato è stato Roberto Fico (M5S), che ha incassato 108 voti del suo gruppo parlamentare.
Ore 13:35. Fumata nera al Senato – È nulla la prima chiama al Senato per l’elezione del presidente di Palazzo Madama. Un risultato atteso visto che le forze politiche ancora sono lontane dal trovare un accordo. Un risultato che verrà anche dalla Camera dove attualmente e’ in corso lo spoglio dei voti.
Ore 13:25. Terminate votazioni alla Camera – Sono terminate da pochi minuti le votazioni per eleggere il Presidente della Camere dei Deputati. Antonio Leone sta procedendo allo spoglio pubblico delle schede.
Ore 13:03. Conclusa prima votazione al Senato – Sono appena terminate le votazioni per chiamata nominale e scrutinio segreto per l’elezione del Presidente del Senato della Repubblica. La maggioranza richiesta è di 161 voti favorevoli. È iniziato lo spoglio pubblico delle schede.
Sono iniziate le votazioni – Alla Camera dei Deputati e al Senato sono iniziate le votazioni per l’elezioni dei vertici dell’Assemblea con chiama nominale e a scrutinio segreto. Sono previste tre votazioni per la Camera.
L’iter delle votazioni – La maggioranza richiesta è qualificata (due terzi dei deputati). Per giungere all’elezione, salvo intese fra i gruppi, sarà necessario arrivare alla terza votazione, che si terrà prevedibilmente domani. Nella seconda serve la maggioranza dei due terzi dei votanti, contando tra i voti anche le schede bianche. Dalla terza in poi basta la maggioranza assoluta dei voti.
Una volta eletto il presidente, si passerà all’elezione di 4 vicepresidenti e al completamento dell’ufficio di presidenza con la scelta di questori e segretari. Quanto alla costituzione dei gruppi parlamentari, passaggio determinante per l’avvio delle consultazioni del Capo dello Stato in vista dell’incarico per la formazione del nuovo Governo, entro due giorni dalla prima seduta i deputati devono dichiarare al segretario generale della Camera a quale gruppo intendono aderire.
Entro quattro giorni il presidente deve convocare i gruppi che eleggeranno il presidente e i componenti degli altri organismi. Quindi i gruppi sceglieranno i loro componenti nelle Commissioni permanenti, ripartendoli in numero uguale in ciascuna Commissione.
Spetta poi al presidente della Camera, sulla base delle proposte dei gruppi, distribuire fra le Commissioni i deputati che non siano stati designati o facciano parte di gruppi che hanno meno componenti di quante sono le Commissioni. Completati questi adempimenti, il presidente convoca le Commissioni, che per prima cosa devono eleggere il presidente. Nella prima votazione è necessaria la maggioranza assoluta. Se non viene raggiunta, si procede al ballottaggio fra i due deputati più votati.
M5s in aula con un apriscatole – I grillini, seduti nelle ultime file delle aule, si sono presentati con un apriscatole. Si legge sull’account Twitter di Beppe Grillo: Apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno!». I parlamentari in aula non possono portare nulla.
Grillini, seduti in alto per vigilare – I grilli del Movimento 5 Stelle hanno occupato i posti che prima appartenevano a parte del Pdl e Fli, nelle file più alte, come per controllare e vigilare sui lavori dell’Assemblea. Nella prima seduta non c’è assegnazione predefinata dei posti, ma verranno assegnati successivamente dall’ufficio di presidenza. Roberto Fico e Luis Alberto Orellana sono i candidati rispettivamente di Camera e Senato scelti dal Movimento Cinque Stelle. Dopo quasi sei ore di estenuanti riunioni, i parlamentari M5S hanno infine partorito i nomi.
«Non solo perché sono trasversali,
sono simbolici del modo in cui vogliamo stare in Parlamento:
vigilare, controllare quello che fanno i vecchi partiti».
Roberta Lombardi, capogruppo designata dal M5S alla Camera,
conferma, in una pausa dei lavoro a Montecitorio: «chiederemo
che ci vengano assegnati i posti in alto» dell’emiciclo.
M5s, la diretta sui social network – Intanto Beppe Grillo, tramite il suo blog ha lanciato il primo messaggio di questa legislatura “M5S in Parlamento: la storia ha inizio”. «A piedi verso Palazzo Madama con Bruno Marton la gente che ci incrocia e ci incoraggia a tener duro e a non mollare adesso non ha prezzo», scrive Vito Crimi, capogruppo del M5S al Senato su Facebook. «Stiamo per entrare nei palazzi del potere per dargli il giro», scrive su Twitter il senatore “No Tav” Marco Scibona. «Oggi inizia la XVII legislatura, quella del cambiamento, della svolta: in bocca al lupo a tutti noi, in bocca al lupo Italia!», gli fa eco con un tweet Gianluca Vacca, eletto alla Camera. “In viaggio per Roma, a pochi minuti dall’ingresso di milioni di cittadini all’interno del Parlamento.
Pdl, oggi fumata nera per i Presidenti – I parlamentari del Pdl lasceranno la scheda bianca agli scrutini per eleggere i presidenti di Camera e Senato. Siamo disinteressati alle presidenze di Camera e Senato, vogliamo invece un presidente della Repubblica di garanzia, che sia super partes. Lo ha detto, a quanto raccontano alcuni presenti, il segretario del Pdl Angelino Alfano, intervenendo all’Assemblea dei gruppi del partito. La decisione sarebbe stata presa nel corso della riunione dei parlamentari questa mattina prima dell’avvio delle sedute parlamentari. Al momento quindi il Pdl ha rinunciato all’idea di disertare l’insediamento del Parlamento. I gruppi di Camera e Senato del Pdl riuniti questa mattina alla Camera per decidere la linea da tenere oggi in Aula in merito alle votazioni dei presidenti dei due rami del Parlamento, hanno deciso, secondo quanto raccontano alcuni presenti, di rinviare a lunedì l’elezione dei due capigruppo.
Scheda Bianca anche per Bersani – «Finora la nostra proposta di corresponsabilità non è stata raccolta dalle altre forze. Propongo dunque di votare sia alla Camera sia al Senato scheda bianca per continuare a lavorare ad un accordo». È la proposta avanzata da Pier Luigi Bersani, all’assemblea dei senatori Pd.
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