Appello agli eletti M5s: non ascoltate le sirene Pd
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Appello agli eletti M5s: non ascoltate le sirene Pd

Sul blog di Grillo il post del professor Becchi rivolto ai neodeputati grillini: «Non ascoltate gli appelli degli intellettuali né del Pd. Fate come Odisseo».

Appello agli eletti M5s: non ascoltate le sirene Pd
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14 Marzo 2013 - 19.39


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Un appello ai parlamentari del Movimento 5 Stelle a non ascoltare «le sirene», né del Pd, né degli
intellettuali rilanciati da Repubblica che invitano i grillini a un accordo con i democratici. Lo lancia dal blog di Beppe Grillo Paolo Becchi, professore ordinario di Filosofia del Diritto presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova.

«Il loro canto – scrive Becchi – è affascinante, ed è quasi impossibile udire le loro parole senza cadervi in balìa. A voi, deputati e senatori del MoVimento ora spetta la forza e l’astuzia
di Odisseo contro le Sirene, se volete proseguire il “folle volo”, bellissimo, del MoVimento. A voi spetta, oggi, di tappare con la cera le vostre orecchie per non ascoltare. Al Vostro capo
politico, legate mani e piedi, e lasciate che sia lui a dover sopportare il dolore che quel canto provoca. Non potete cambiare via: si deve passare anche per questa fatica, si deve passare anche per il canto delle Sirene. O le ingannerete, o perirete: è questa la prova da cui deve passare Odisseo, nel suo viaggio».

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«Andate avanti come Odisseo e i suoi compagni – esorta Becchi – ed agli “intellettuali” della Repubblica insegnate questi bellissimi passi di Horkheimer – Adorno, Dialettica dell’Illuminismo: “È impossibile udire le Sirene e non cadere in loro balia: esse non si possono sfidare impunemente. Sida e accecamento sono la sessa cosa, e chi le sfida è già vittima del mito a cui si espone. Ma l’astuzia è la sfida divenuta razionale. Odisseo non tenta di seguire un’altra via da quella che passa davanti all’isola delle Sirene. E non tenta neppure di fare assegnamento sul suo sapere superiore e di porgere libero ascolto alle maliarde, nell`illusione che gli basti come scudo la sua libertà. Egli si fa piccolo piccolo, la sua nave segue il corso fatale e prestabilito».

«È solo così – spiega Becchi – che potremo fare nostro questo viaggio che abbiamo intrapreso: ‘Di là navigammo avanti, sconvolti nel cuore’. La rivoluzione del MoVimento ci ha dato questo viaggio, questo lungo viaggio che dobbiamo proseguire. In Italia è iniziata una rivoluzione legale. Forse riusciranno a fermarla, ma non con le voci delle loro Sirene. Ormai siamo in guerra e, se moriremo, lo faremo solo sul campo di battaglia delle prossime elezioni. È meglio un salto nel buio che un suicidio intellettualmente assistito».

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