“Purtroppo è impossibile evitare
il pignoramento della prima casa per insolvenza sul mutuo che ne
è la principale causa. Le sparate di Grillo e di Berlusconi si
assomigliano sempre di più: entrambe finalizzate unicamente a
raccogliere voti, senza pudore né rispetto per i cittadini, ai
quali vengono raccontate clamorose balle facendo leva sul
diffuso disagio sociale. Ma purtroppo la scomparsa dei fatti in
questa campagna elettorale la fa da padrona”. L’attacco viene da Giovanni Favia, ex M5S, ex pupillo di Grillo ee candidato alla Camera con Rivoluzione civile.
“Il credito senza ipoteca e quindi senza pignoramento –
aggiunge Favia – è già possibile, ma genera tassi d’interesse
altissimi che non sarebbero sostenibili per le famiglie
italiane. In caso, inoltre, di mancanza di altre garanzie, come
per le fasce sociali medio basse, i mutui e quindi l’acquisto
della case si bloccherebbero del tutto. E’ chiaro che esiste un
problema casa ed è chiaro che occorre risolverlo. Noi di
Rivoluzione Civile proponiamo, ad esempio, che venga istituito
un fondo di rotazione per l’accesso al mutuo, che si finanzi un
piano atto a ristrutturare gli immobili pubblici non assegnati,
degli incentivi agli imprenditori disponibili a mettere
l’invenduto a disposizione dell’housing sociale. Infine occorre
un intervento deciso anche sul mercato degli affitti in nero,
che va debellato completamente: servono controlli più efficaci,
incrociando dati tra utenze e contratti di affitto”.
Per carità, Favia è stato allontanato per avere criticato Casaleggio e la gestione grillo-centrica del movimento. Ma perché solo ora dice che Grillo racconta balle?
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