Confronto tv, Bersani: «Non si fa? Vado a Sky»
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Confronto tv, Bersani: «Non si fa? Vado a Sky»

Scoppia la polemica dopo il no di Berlusconi al confronto a sei. Il segretario Pd duro: «Dite alla vigilanza Rai che io, alle primarie, ho affrontato tutti».

Confronto tv, Bersani: «Non si fa? Vado a Sky»
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29 Gennaio 2013 - 20.25


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È saltato il confronto tv tra i sei candidati delle varie coalizioni, per volere di Silvio Berlusconi, che si appella al regolamento della Commissione di Vigilanza Rai che prevede che sia riservato uno spazio solo a chi sia leader di una coalizione. E la risposta di Pierluigi Bersani non si fa attendere: «Non si può fare? Vado a Sky».

Ma la polemica ormai è scoppiata: «Per quale diavolo di motivo non si può fare il confronto a sei? – ha aggiunto il segretario Pd – Escludiamo Grillo, escludiamo Ingroia, escludiamo Giannino. Dite alla vigilanza Rai che io, quando c’era fare le primarie, non l’ho fatto fra i favoriti perché un conto sono i sondaggi e uno sono i voti. Io mi chiamo Partito democratico e partecipo solo a cose dove tutti hanno uguali condizioni. Non intendo partecipare a cose dove ci sono condizioni diverse, questo lo lascio fare a Berlusconi».

E sul mancato confronto ha risposto anche Antonio Ingroia: «Riteniamo sia equo rispettare i diritti di tutti e che quindi vi sia un confronto fra tutti». E ha concluso: «Mi sembra che chi vuole sfuggire al confronto sia Berlusconi, forse per paura di confrontarsi con me».

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