Tabacci: Grillo rispetti la mia storia
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Tabacci: Grillo rispetti la mia storia

"Ho fatto parte di un partito che ha fatto dell'Italia la quarta potenza mondiale mentre lui faceva, bene, il comico. La mia storia la giudicano gli italiani".

Tabacci: Grillo rispetti la mia storia
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14 Novembre 2012 - 14.54


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“Il
Paese ha bisogno di competenza, cultura di governo e gente
seria. Se Grillo è serio pensi a dare una mano per dar vita a
un governo serio all’Italia. Se vuole solo distruggere è
inutile”. Bruno Tabacci, leader dell’Api, assessore al Bilancio di Milano, non ché candidato alle Primarie del Pd, risponde per le rime con una lunga nota all’editorialino che è apparso oggi sul blog di Beppe Grillo, con cui il novello duce – nel senso di condottiero – lo attacca dicendo che Pisapia – pardon, “Pisapippa”, d’altronde parliamo sempre di un comico – se lo è scelto come badante “unico caso in cui un badanteè più vecchio del badato”. Il motivo di tanta acrimonia si capisce alla fine dell’articoletto sagace, quando Grlli ricorda una dichiarazione di Tabacci: “Grillo e Berlusconi sono due facce della stessa medaglia”.

Tabacci sente il bisogno di rispondere, e dice “Grillo rispetti la mia storia, che lascio giudicare agli italiani”. E la ricorda per brevi tratti: ” Sono stato nella corrente di sinistra
Dc, il mio maestro è stato il partigiano Marcora e ne sono
orgoglioso. Senza quel partito l’Italia non sarebbe diventata
una delle prime potenze mondiali mentre lui faceva, bene, il
comico – scrive – Ho attaccato da solo, dal centro del centrodestra,
Berlusconi votando – aggiunge il parlamentare – contro tutte le
leggi ad personam finché Berlusconi stesso non mi ha affibbiato
il nomignolo di sua ‘spina nel fianco’. Ho rotto con Casini
perché voleva continuare a stare con Berlusconi prima che
Berlusconi lo escludesse dal Pdl. Sono oggi al centro del
centrosinistra, a Milano con Pisapia, in una straordinaria
esperienza di governo della città, e a Roma sul piano
nazionale”. Di certo la storia di Tabacci è lunga, ma anche retta e per molti versi proprio nella direzione indicata da Grillo il condottiero. Uno di questi lo ricorda proprio Tabacci: “Un’ultima cosa – prosegue Tabacci – a proposito di serietà
e per completezza d’informazione: Grillo dimentica di dire nel
suo blog che sono stato indagato due volte da Di Pietro e due
volte sono stato assolto nei processi con formula piena. Ma
mentre ero indagato ho scelto di starmene fuori dalla politica,
per 7 anni, fino a che i processi sono finiti. Questa è la mia
storia. Rispetto quella di Grillo, lui rispetti la mia”.

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