Ve lo ricordate il lacrimoso Sandro Bondi? Ma sì, troppo poco tempo è passato da quando imperversava nei salotti televisivi come un pretino di campagna e dispensava il verbo divino del suo unico Silvio Berlusconi. Ebbene, risorto dal torpore della politica, l’ex triumviro del Pdl ha dichiarato pepato e acuto come sempre per dare un’interpretazione della vita politica nazionale. Visto che di politica campa. Il suo indimenticabile intervento pone le basi filosofiche di un rinnovamento della vita politica nazionale ed europea. Pensiero in tre punti strategici:
– Berlusconi non è il miglior leader possibile in Italia: è l’unico statista nazionale e l’unico, ancorché il migliore in Europa.
– Angelino Alfano chi?
– La forza rivoluzionaria di Forza Italia è stata devastata dall’ingresso degli ex An.
Unica soluzione? Quella già suggerita dall’unica grande eroina europea, Daniela Santanché: il ritorno di Silvio alla guida del partito, del paese e dell’Europa.
Agiografo, ex comunista, devoto a Silvio e poeta, Bondi non si smentisce. Ha visto la luce, come i Blues Brothers e sulla luce divina non si scherza. Lui sogna un altro governo Berlusconi e un ritorno ai Beni culturali, Pompei permettendo. M.Vic.
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