Salsi: «Io lapidata. Così il M5S come Scientology»

La consigliera attaccata da Grillo per aver partecipato a Ballarò risponde: «Se la pensi diversamente dal capo ti lapidano. Non chiedo il permesso al padrone».

Salsi: «Io lapidata. Così il M5S come Scientology»
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5 Novembre 2012 - 17.56


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Si sente «tradita» da Beppe Grillo e denuncia «distorsioni ed errori che si stanno rivelando
madornali». Nel giorno in cui in pratica i colleghi al Consiglio comunale di Bologna la ripudiano, Federica Salsi contrattacca. E mira di nuovo al bersaglio grosso: Beppe Grillo e il Movimento
5 stelle così com’è oggi. «Non sono una star- si sfoga in aula, in Consiglio comunale nel corso del dibattito sulla solidarietà bipartisan nei suoi confronti dopo l’attacco di Grillo nei suoi
confronti per la partecipazione a Ballarò, quello del punto G- sono solo una persona e vorrei essere rispettata per le mie idee, sia da Grillo sia dagli attivisti del Movimento». In aula Salsi ha letto alcuni degli insulti ricevuti sul blog del comico e sul suo profilo Facebook dopo l’anatema di Grillo.

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«Ho aderito a questo movimento perché ne condividevo lo spirito e le idee, ma non voglio che si trasformi in Scientology o in un mostro- avverte Salsi- sono andata a Ballarò per questo,
e se queste mie parole serviranno alla maturazione di una consapevolezza che si sta imboccando una strada sbagliata allora saranno utili a qualcosa». Salsi ha parlato, nel suo caso, di «lapidazione solo perché la pensi diversamente dal capo. E’ accettabile tutto questo?», si chiede. «E’ come dover chiedere
permesso al padrone per esprimere una mia idea in quanto persona. Ma Grillo ha chiesto il permesso a qualcuno prima di candidare Di Pietro a presidente della Repubblica o quando deve chiamare Matteo Renzi ‘ebetino’?».

Salsi ha insistito non solo sull’asse con Di Pietro, ma anche sulla mancanza di una adeguata formazione
per i futuri parlamentari a 5 stelle. Oltre che con la “violenza” che spira dalla base del Movimento, a giudicare dagli insulti ricevuti per la comparsata tv. «Non potremo parecipare alla vita pubblica di questo paese con questa grettezza. Siamo un movimento, ma sembra a volte di comportarci come una setta«, dice Salsi. «Sulla rete ci va chi ha tempo, la rete invece raggiunge tanti. Grillo vuole che in tv ci vada solo lui e non noi, che siamo persone normali, perché è sicuro di essere vincente facendo arrivare un solo messaggio. Ma poi nelle Istituzioni e un domani in Parlamento si ritroveranno persone normali come me» e queste persone «non sono formate per i compiti che andranno a svolgere».

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Infatti, sottolinea poi la consigliera, «avere 80 o 100 parlamentari non preparati a quel compito e che sono stati votati per la loro storia o i loro meriti personali, ma semplicemente perché sono già dentro al Movimento è un rischio molto grande. Può andarci bene ma anche malissimo».

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