Bersani: non mi ricandido alla segreteria del Pd

«Bisogna far girare la ruota» nel partito, spiega Bersani. E alla domanda su Renzi possibile ministro: «Non è il momento dei giochini. Abbiamo tanti sindaci capaci».

Bersani: non mi ricandido alla segreteria del Pd
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5 Novembre 2012 - 16.26


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La notizia è questa: «Non mi ricandiderò segretario. Credo che al prossimo congresso debba girare la ruota». Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, parlando con i giornalisti a margine della visita al nuovo campus universitario di Torino. Ha poi spiegato: «Io adesso sono segretario fino al prossimo congresso. Le primarie, che non c’entrano con il congresso del Pd, sono fatte da tutti i progressisti per scegliere il candidato alla guida del governo del Paese». «L’anno prossimo ci sarà il congresso del Pd in forma apertissima e la notizia è – ha concluso – che io intendo finire li».

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È arrivata poi l’ennesima domanda su Renzi, ovvero se lo farebbe ministro nel caso il segretario del Pd diventasse presidente del Consiglio. E Bersani ha risposto: «Abbiamo un sacco di sindaci che sono enormi risorse, certamente Renzi e tanti altri amministratori. Volete mica fare adesso il giochino del governo?». «Sia io che Renzi – ha aggiunto Bersani – abbiamo detto le cose chiare e credo che le pensi anche Vendola: le primarie non si fanno per fare i bilancini, le primarie servono per scegliere il candidato progressista».

Sul rapporto con Antonio Di Pietro, e sui chi lo accusa di averlo “regalato” a Beppe Grillo, Bersani è chiaro: «Non ho regalato nessuno – dice -, semmai è l’Idv che ha fatto la sua scelta». Il segretario del Pd prosegue: «Invito a riflettere su cosa è successo dopo l’arrivo del governo Monti: l’Idv ha compiuto una scelta di avvicinamento a posizioni radicali e di ostilità verso il Pd».

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