Renzi: solo io tra Monti e Grillo
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Renzi: solo io tra Monti e Grillo

Per il Rottamatore il Pd in Sicilia ha deluso («ha perso consensi») e Grillo ha fallito («non ha preso voti dall'astensione»). L'unica alternativa ai tecnici, dice, sono io.

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31 Ottobre 2012 - 10.08


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Si sente lanciassimo ormai Matteo Renzi ed è convinto di essere l’unica alternativa valida per guidare il Paese in questo momento. Così non risparmia critiche a Monti e a Grillo, i due personaggi con maggiori consensi, si direbbe, nel panorama politico attuale. In un’intervista alla Stampa, il sindaco di Firenze dichiara infatti: «Ci sono molti modi attraverso i quali tentare di rinnovare la politica. Uno è il metodo-Monti, diciamo così: politici a casa grazie ai tecnici; un altro è il sistema Grillo: tutto a base di demagogia, insulti e parolacce; poi ci sono io, che non c’entro niente né col primo né col secondo».

In Sicilia, osserva Renzi, «credo che Grillo sia in parte addirittura deluso. Mi dicono che a un certo punto si fosse convinto di vincere davvero, non di arrivare terzo. Non dimentichiamolo, in fondo Grillo è
arrivato terzo», perché, spiega, «ha completamente fallito l’obiettivo principale: recuperare voti dall’astensione».

Secondo il sindaco di Firenze, «il Pd può fermare l’ascesa del Movimento cinque Stelle, la gente è esasperata, basterebbe un vero e severo piano anti casta». In Sicilia, fa sapere poi Renzi, «mi ha sorpreso il calo del Pd, che quasi dimezza i suoi voti rispetto alle ultime regionali», ma aggiunge, «faccio i complimenti e gli auguri a Rosario Crocetta». Infine, Renzi attacca Bersani: «Ha un’idea del Pd
come nuovo Pci, un’evoluzione della sua militanza e della sua storia personale. Un pericolo mortale», «la tradizione cattolico-democratica è linfa vitale per il Pd».

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