A Fava dice che “è molto cattivo, e dovrebbe leggersi un po’ di salmi”. Mentre a Orlando, sindaco di Palermo, risponde a brutto muso: “Quanta gente lo ha votato al ballottaggio? Allora dovrebbe dimettersi. Anzi, sarebbe un bene per Palermo”.
Rosario Crocetta, per chi non lo conosce, è uno che morde. Daltronde non si diventa presidente della regione – seppur con pochi voti – senza avere una certa personalità. E lui ce l’ha. Così adesso ribatte colpo su colpo a chi, anche a sinistra, dà un’analisi pessimista del voto.
Per la verità l’ex candidato delle sinistre Claudio Fava, che poi si è dovuto ritirare a causa di un problema burocratico proprio mentre la sua corsa procedeva molto bene, ieri aveva detto, a metà dello spoglio “Crocetta ha vinto perché è più spregiudicato degli altri. Ha firmato molte cambiali, e dovrà pagarle”.
Leoluca Orlando, il sindaco di Palermo, invece aveva menato fendenti sia nei cofnronti di Crocetta, che nei confronti della sua parte politica. Da una parte aveva detto che l’alleanza che sostiene Crocetta è la stessa che sosteneva Lombardo “e quindi si ha la sensazione che continui a governare Orlando”, dall’altra se l’era presa con chi, come l’Idv, si vanta di aver raddoppiato i consensi, pur non avendo guadagnato neanche un seggio: “La coalizione di sinistra – ha detto Orlando – è inadeguata”.
