“Sono gravi i tentativi di rimandare nel 2013 le elezioni regionali, la frattura tra cittadini e Istituzioni si aggraverebbe ancora di più”. Lo afferma il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti a proposito della data delle elezioni regionali nel Lazio. E aggiunge: “Le parole del Presidente Napolitano sono un nuovo forte e chiarissimo monito alla politica a reagire, a dare segnali forti di innovazione, sobrietà e cambiamento. Un richiamo all’etica e al dovere. Non si può peró applaudire e poi rimanere indifferenti alle sue parole, occorre una reazione e assunzione di responsabilità per superare questa situazione. E’ questo il senso più profondo delle scelte che stiamo facendo nel Lazio: assunzione piena di responsabilità per rendere la buona politica protagonista di una rigenerazione democratica e di una radicale innovazione. Grazie al Presidente Napolitano dunque per le sue parole che ci spronano e convincono ancora di più a reagire con radicalità”.
Fin qui Zingaretti. Di diverso avviso l’assessore al bilancio della Regione Lazio Stefano Cetica, uno dei più stretti collaboratori del Presidente della Regione Lazio Renata Polverini: “Sui collegi elettorali potrebbero incidere anche la decisione che dovrà prendere il Governo sulle nuove Province e, non ultimo, va sciolto il rebus sul numero dei Consiglieri assegnati al Lazio che, secondo la legge, dovrebbero scendere da settanta a cinquanta”. “La Giunta sta lavorando per portare a compimento tutte le attività avviate e quindi, non esiste alcun pericolo di bloccare l’azione amministrativa”.
Insomma, senso di responsabilità di chi, al governo della regione, non ha ancora finito per bene quello che è stato cominciato. Sulla stessa onda Renata Polverini che ritiene impossibile il voto a dicembre. “Ci sono aspetti organizzativi ed economici da valutare, chi mi attacca fa facile demagogia”.
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