Pd: niente cambio regole. Renzi: ridiamoci su
Top

Pd: niente cambio regole. Renzi: ridiamoci su

La Commissione statuto del partito non accoglie la richiesta del sindaco di Firenze. Le regole restano quelle decise. Bindi "Così più trasparenza".

Pd:  niente cambio regole. Renzi: ridiamoci su
Preroll

redazione Modifica articolo

5 Ottobre 2012 - 19.12


ATF

Ha incassato un no netto il sindaco di Firenze Matteo Renzi dalla Commissione Statuto del Partito Democratico che si è riunita oggi a Roma, nel bel mezzo delle polemiche sulla bozza del regolamento che porterà il partito alle primarie. E lui, aquesta formale sconfitta politica risponde via tweet, mentre si trova in tuor col suo camper al sud: “Ridiamoci su che è meglio”, tweetta con l’hashtag #NuoveRegolePrimariePd.

Dunque: seggio e servizio elettorale – in cui dovrà registrarsi chi intende partecipare al voto, firmando tra l’altro un manifesto di adesione al centrosinistra – rimarranno separati. E’ questo il cambiamento che aveva chiesto Renzi, e che è stato negato: “In questo modo andranno a votare le truppe cammellate, quelle che hanno interessi, sempre gli stessi”. L’elenco, inoltre, sarà pubblicabile on line: quindi alla larga i tifosi del centrodestra. Rimane anche il ticket di primo e secondo turno. Altra decisione invisa a Renzi che comunque aveva dato il via libera (ma d’altronde, ha vinto al secondo turno la poltrona di sindaco, fanno notare i maligni), ma nel caso delle primarie potrà votare al secondo turno solo chi si è iscritto per il primo.

Leggi anche:  Michele De Pascale: breve storia del giovane dirigente del Pd eletto presidente dell'Emilia Romagna

Insomma “Nessuna trattativa”, come ha avvertito il responsabile dell’Organizzazione Nico Stumpo dopo le prime indiscrezioni che invece lasciavano intendere un qualche contentino dato a Renzi.

Il quale ha gridato allo scandalo, sostenendo che queste sono regole penste per farlo fuori. Eppure il giovane Renzi cresce nei sondaggi e sembra aver superato il suo principale sfidante: il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Il quale, da parte sua, ricorda al sindaco fiorentino che se si è aperta la partita delle regole è perché è stato necessario cambiare lo statuto proprio per permettere a Renzi di scendere in campo.

In totale rottura con il suo partito, Matteo Renzi domani non parteciperà neanche all’assemblea sul regolamento che è stata convocata all’hotel Ergife di Roma: “Neanche viene – ha detto Rosy Bindi – ma chi può avere paura delle reogle, che assicurano maggiore trasparenza? Nessuno”.



  IL PD E LE PRIMARIE


Native

Articoli correlati