Fini: una lista civica, aspettando Monti

Il presidente della Camera lancia ''una lista civica per l'Italia''. C'è anche il leader Udc: ''Non è un'operazione furbizia, guardiamo a italiani seri tra Pd e Pdl''.

Fini: una lista civica, aspettando Monti
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30 Settembre 2012 - 15.06


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L’ipotesi di un Monti bis continua a far discutere i partiti.
Mentre si rinforza l’asse tra il leader di Fli Gianfranco Fini e il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini che, ad Arezzo dal palco dell’assemblea dei Mille per l’Italia organizzata da Futuro e Libertà, hanno lanciato una lista civica per l’Italia, che nasca, ha spiegato il presidente della Camera, da un “patto tra la società organizzata e la buona politica” e ”raccolga le energie migliori e le forze sane del Paese”.

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“La fase apertasi con Monti – ha sottolineato Fini – non deve essere archiviata come una parentesi della politica se non si vogliono azzerare le possibilità di risalita del Paese. La scelta, come ha detto Monti – ha proseguito – spetta agli elettori allo scopo di consentire ad un futuro governo politico che nascerà dalle elezioni di mantenere il passo avviato con il Professore”.

Fini, parlando con i giornalisti, ha poi chiarito: “Se si forma una lista civica nazionale ed è chiaramente candidato alla guida del governo il senatore Monti, se questa lista vince” Monti ”a Palazzo Chigi ci rimane”.

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Per Casini bisogna lavorare “per un contenitore rivolto a quegli italiani seri che non si riconoscono nel grillismo e che stanno fra il Pdl e il Pd. Se questo è il progetto – ha spiegato – io aderisco alla lista per l’Italia”. Poi ha precisato: “Se qualcuno pensa che una lista per l’Italia possa essere pensata essenzialmente come un’operazione di plastica facciale di Futuro e Libertà e dell’Udc, è fuori strada”.

Per il leader centrista “è fuori di senno chi pensa che il governo Monti sia un incidente. E’ di tutto l’universo la consapevolezza che la competenza, l’esperienza, il prestigio di Monti sono preziosi e grazie ad essi Monti è diventato interlocutore in tutto il mondo. Un punto di riferimento che vale per oggi e per domani”.

Critico invece il segretario Pdl, Angelino Alfano, che, parlando a Skytg24, ha sottolineato: “In una democrazia non si può fare a meno delle elezioni. Ci vuole rispetto per il risultato elettorale. La prossima primavera si vota, se Monti non si candida è difficile” pensare a un secondo mandato per il Professore. O meglio, “come dovrebbe nascere un Monti bis diventa inspiegabile tecnicamente”.

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“La sinistra avrà un candidato, noi avremo il nostro – ha puntualizzato – dall’altro lato invece c’è un candidato virtuale che annuncia tuttavia che non si candida. Alcuni politici – ha incalzato – considerano la politica come le costruzioni Lego, ma è fatta di carne e sangue, di battaglie. Io ho una certa difficoltà – ha aggiunto – a immaginare un candidato virtuale che non scende in campo”.

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