Monti all'Onu: la peggiore crisi nella storia Ue
Top

Monti all'Onu: la peggiore crisi nella storia Ue

Il duro intervento del premier all'Assemblea generale delle Nazioni Unite: l'Italia continua a fare la sua parte nella gestione delle crisi e nel peace-keeping.

Monti all'Onu: la peggiore crisi nella storia Ue
Preroll

Desk Modifica articolo

27 Settembre 2012 - 09.23


ATF

Ha tracciato uno scenario economico realistico e molto duro Mario Monti nel suo intervento alla 67esima Assemblea generale dell’Onu: «È la più profonda e peggiore crisi nella storia dell’Unione Europea». Il presidente del Consiglio ha poi ricordato che l’Italia «continuerà a fare la propria parte per un ulteriore rafforzamento della sostenibilità fiscale e migliorare il potenziale di crescita». Nel suo discorso al Palazzo di vetro, il presidente del Consiglio italiano ha affrontato la crisi economica e l’instabilità internazionale. «Non possiamo trascurare l’importanza delle misure che vengono prese nell’Unione europea per rafforzare la governance e l’integrazione a livello fiscale», ha detto aggiungendo che , nonostante la crisi economica, l’Italia continua a fare la sua parte nella gestione delle crisi, nel peace-keeping e nelle missioni di stabilizzazione. È chiaro che «il concetto di “più Europa” è un concetto di interesse generale», soprattutto perché nel 2011 i mercati finanziari hanno mostrato «gravi segnali di tensione, soprattutto per il deterioramento dei conti pubblici» e quello che si sta sperimentando «non sono squilibri ciclici».

Leggi anche:  L'Onu accusa ancora Israele di impedire la consegna di aiuti alle aree assediate nel nord di Gaza

Davanti all’assemblea dell’Onu il premier italiano non ha parlato solo di economia: «L’Italia è sempre stata al fianco del popolo arabo soprattutto negli ultimi mesi di lotta alla giustizia e alla democrazia», ha detto, facendo riferimento alle Primavere arabe e ai processi che hanno innestato. «Anche con l’Europa stiamo prestando un aiuto concreto ai loro nuovi governi per assistere la loro ripresa». E riferendosi all’Italia ha aggiunto: «La nostra esperienza e le nostre risorse rimarranno impegnate in diversi teatri critici, specialmente Afghanistan e Libano». Si tratta di un peso finanziario che «per noi rappresenta un investimento», ha sottolineato Mario Monti sottolineando che di fronte alle crisi nel Mediterraneo «non possiamo lasciare che la situazione di deteriori ulteriormente e l’Italia darà il suo contributo per evitarlo». Un impegno necessario per l’interesse comune. E anche per questo «aiutare la Somalia resterà un punto in cima alla mia agenda di governo, affinché ritrovi integrità e dignità».

Più tardi Monti, intervistato dalla Pbs, ha aggiunto: «Sono abbastanza sicuro che l’Italia non rischia più di infiammare la crisi del debito. E’ importante per l’Italia, per l’area euro, l’Europa e l’economia globale che un paese che è la terza economia dell’area euro non aggiunga peso a una serie di focolai locali»

Native

Articoli correlati