Alfano: il Pdl è un partito pulito

Ora Alfano si sveglia e annuncia regole per evitare altri casi Fiorito. I partiti devono dotarsi di criteri di selezione adeguati, dice. E finora che cosa è successo?

Alfano: il Pdl è un partito pulito
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25 Settembre 2012 - 19.47


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Dopo la valanga che ha portato alle dimissioni la governatrice del Lazio, Renata Polverini, in seguito allo scandalo dell’apertura delle indagini per peculato per Franco Fiorito, il segretario Pdl Angelino Alfano si sveglia e annuncia la proposta di un patto per evitare in futuro altre candidature come quelle di Batman-Fiorito. Alfano ha invocato perciò una grande assemblea coi colonnelli del partito, per studiare misure ferree contro chi non rispetta le regole e norme per decidere i criteri di selezione dei candidati, oltre a ribadire che il suo partito è pulito.

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Forse Alfano non ricorda che i criteri di selezione orami da anni sono decisi dagli stessi partiti, perciò che cosa vuole esattamente dire il segretario del Pdl rimane oscuro a molti. E anche se i consigieri regionali vengono eletti col le preferenze degli stessi elettori, contrariamente a quanto avviene con la legge Porcellum per le elezioni legislative, a capo delle liste elettorali ce comunque la longa manus dei vertici dei partiti. Ma Alfano rilancia e propone “al Pd e a tutti gli altri un patto per cui nessun consigliere uscente dal Consiglio regionale del Lazio venga ricandidato per nessun partito”.

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