Bersani-Vendola: nessun veto all'Udc
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Bersani-Vendola: nessun veto all'Udc

Pd e Sel scaricano Di Pietro: propagandismo esasperato. Lui la prende male: Sel tradisce i lavoratori. La base mugugna.

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1 Agosto 2012 - 16.46


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“Sel è disponibile ad essere un soggetto fondatore al pari del Pd di un polo della speranza per costruire l’alternativa a 30 anni di liberismo che hanno portato l’Italia in grande crisi”. Nichi Vendola, dopo l’incontro con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, si dice pronto alla coalizione di centrosinistra, smentendo però come “Fantapolitica” l’ipotesi di una lista unica Pd-Sel.

Il presidente della Puglia dichiara: “Mi candido alle primarie quale candidato premier per il centrosinistra”. “Lo faccio sulla base di una spinta larga – spiega – che non viene solo da parte del mio partito”.

Per il leader di Sel “é necessario costruire un polo della speranza, una coalizione del futuro per offrire una prospettiva alle giovani generazioni a partire da un piano straordinario del lavoro”. Il governatore pugliese sostiene la necessità “di una coalizione larga e plurale per essere un credibile punto di svolta”.
Vendola non crede però nella aggregazione di Pd e Sel in una lista unica: “ho fondato un partito e sono molto orgoglioso di rappresentare un punto di vista molto critico verso il liberismo. La reductio ad unum non è un vantaggio”.

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E poi parla di Di Pietro: “a me spiace molto – dice il leader di Sel – ma le sue continue polemiche e il suo propagandismo esagerato rischiano di portarlo alla deriva”. “Di Pietro – sostiene Vendola – non sta dimostrando molto interesse verso una prospettiva che avevamo immaginato insieme. La sua attività prevalente è da polemista più che da costruttore dell’alternativa”. Molto critico anche Pier Luigi Bersani: “L’Idv ha fatto la sua scelta da un po’ di tempo, ha scelto un’altra strada”.

E la reazione di Di Pietro non si fa attendere: “Bersani incontra Vendola? E noi stiamo incontrando i cittadini…”. Il leader dell’Idv dice: “Credo che sia difficile, direi impossibile, per Sel, il partito di Nichi Vendola, rompere con l’Italia dei Valori, perché vorrebbe dire rompere con le battaglie in difesa del lavoro. Mi rifiuto di pensare che Vendola possa rinunciare alle nostre battaglie sui diritti dei lavoratori”, aggiunge.

Mentre anche Bersani si dice molto soddisfatto dell’incontro con Vendola. “Un incontro molto buono e molto utile. Si possono fare passi avanti molto importanti, c’é lavoro da fare ma vedo tutte le prospettive positive. Abbiamo bisogno di qualche mese per garantire l’impegno ad un governo dai contenuti seri”.

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