Umberto Bossi è lo stesso di sempre, nemmeno le sue vicissitudini personali e quelle della sua famiglia, coinvolta in scandali e vicende, sulle quali la magistratura indaga, fermano il suo linguaggio pittoresco e al limite della decenza. Oggi è pronto ad attaccare di nuovo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, col quale, si sa, non ha mai avuto un feeling particolare. E lo fa sulla vicenda della trattativa stato-mafia, che vede protagonista ache il presidente, con le intercettazioni telefoniche tra lui e l’ex ministro dell’interno Nicola Mancino.
“L’italia è uno Stato che ha molti collegamenti con la mafia, addirittura parlano che c’è il rischio che il presidente della Repubblica stesso sia sospettato: figuriamoci in che tipo di paese ci vogliono far vivere, andate affanculo”. Sono queste le parole di un Bossi malconcio e arrogante, che forse continua ad ignorare che il suo fido ex tesoriere, potrebbe aver avuto a che fare parecchio con le cosche ‘ndranghetiste calabresi. Di Italia stato mafioso, aveva parlato anche quando ha detto che “ha mandato i magistrati alla Lega”.
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