Nessuna donna nei posti di potere. La denuncia dell'Ue
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Nessuna donna nei posti di potere. La denuncia dell'Ue

Le istituzioni europee escludono sistematicamente le donne dalle nomine che contano. Serve un cambio immediato, anche alla Bce. L'appello di Sharon Bowles.

Nessuna donna nei posti di potere. La denuncia dell'Ue
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1 Febbraio 2012 - 10.00


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di Adriana Terzo

Nemmeno una donna nei posti che contano alla Bce. La Banca centrale europea sta “ignorando nella maniera più evidente” le Pari Opportunità. E’ la denuncia della presidente della commissione Affari economici del Parlamento europeo, la liberaldemocratica britannica Sharon Bowles, che invita a recuperare il prima possibile a questa situazione “deludente e scoraggiante”, e chiede che il rispetto delle Pari Opportunità e dell’equilibrio di genere sia rispettato anche dalla principale istituzione finanziaria europea.

Bowles si domanda perché, sistematicamente, “le istituzioni della Ue non riescono a selezionare” donne nei posti che contano. “Un membro del comitato esecutivo della Bce, lo spagnolo Jose’ Manuel Gonzalez-Paramo, dovrà essere sostituito a fine maggio”, fa notare l’eurodeputata. Peccato però che al momento ci sono tre candidati e, guarda caso, tutti e tre sono uomini: lo spagnolo Antonio Sainz de Vicuna, il lussemburghese Yves Mersch e lo sloveno Mitja Gaspari. “E’ giunto il momento della sostituzione di un membro del comitato esecutivo della Bce perché l’equilibrio di genere deve avere un ruolo prominente”, ha avvertito Bowles, sottolineando che “la scusa per cui non ci sono donne sufficientemente qualificate per queste posizione non può essere presa sul serio”.

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“La Bce è una delle istituzioni Ue dove le Pari Opportunità sono trascurate nel modo più palese tanto che dopo la partenza di Gertrude Tumpel-Gugerell – austriaca, sostituita alla scadenza del mandato dal belga Peter Praet – lo scorso maggio, non c’è una singola donna nel board e, in verità, nemmeno una nel Consiglio dei governatori né nel Consiglio generale”, ha ricordato la presidente britannica. Da qui il suo invito a “tutte le parti coinvolte nella procedura di selezione a considerare attentamente” la questione in modo da “porre rimedio alla situazione”. Anche perché, ha avvertito, comunque “il Parlamento dovrà dare la sua opinione” sulla/sul candidata/o per la Bce.

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