Napolitano sugli immigrati scuote le forze politiche
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Napolitano sugli immigrati scuote le forze politiche

Cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia. Il ministro Riccardi è d'accordo. No irato della Lega, contrarietà del Pdl.

Napolitano sugli immigrati scuote le forze politiche
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23 Novembre 2011 - 08.42


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di Martina Aureli

Il tema lo aveva affrontato spesso, in passato, ma mai con parole così chiare. “È un’assurdità e una follia che dei bambini nati in Italia non diventino italiani. Non viene riconosciuto loro un diritto fondamentale”, ha detto oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante l’incontro con la federazione delle chiese evangeliche al Quirinale.
Un intervento che ha provocato molte reazioni.
Innanzitutto quella rabbiosa della Lega. Poi quella del senatore del Pd Ignazio Marino che ha presentato una proposta di legge proprio per dare la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia.


RIccardi dalla parte di Napolitano

Ma l’intervento di Napolitano è condiviso anche da un esponente del nuovo governo. Il ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi. Gli immigrati “contribuiranno al futuro del nostro Paese in modo determinante: l’integrazione è un passaggio importante, che va curato con attenzione. È una grande chance per il domani. Per tutti i cittadini italiani”.

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Il richiamo a Riccardi, che acconsente

Si è augurato che l’iniziativa rientri nella consapevolezza della necessità di ”acquisire anche nuove energie in una società per molti versi invecchiata se non sclerotizzata”.
Ricordando anche il significato della nomina di Andrea Riccardi a ministro, secondo una denominazione ufficiale che richiama la cooperazione internazionale ma anche ”l’integrazione nella società e nello Stato italiano”.
Parole molto nette: un invito al Parlamento a tornare ad esaminare la questione sulla cittadinanza italiana per i figli nati in Italia. Che non potevano non sucitare reazioni politiche.


Marino presenta un disegno di legge

E Riccardi, nel pomeriggio, ha fatto sapere di essere pienamente d’accordo.
Mentre Ignazio Marino, del Pd, ha presentato un disegno di legge che va nella direzione auspicata da Napolitano.


L’ira della Lega: “Faremo barricate”

Così mentre Pd, Idv, Sel, Udc e Fli si dicono d’accordo con la proposta, frena il Pdl e la Lega reagisce con un secco No.
”La Lega è pronta a fare le barricate in Parlamento e nelle piazze”: avverte Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega nord. “E non vorrei che questa idea altro non sia che il ‘cavallo di Troia’ che, utilizzando l’immagine dei ‘poveri bambini’, punti invece ad arrivare a dare il voto agli immigrati prima del tempo previsto dalla legge…”.
E, secondo Roberto Maroni, l’iniziativa di Napolitano “stravolge la Costituzione”.

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Per il Pdl parlano Gasparri e Cicchitto.

“Non si possono affrontare le leggi sulla cittadinanza a spallate e con semplificazioni che francamente rischiano di complicare e non di semplificare la vicenda”: dice Gasparri. Mentre per Cicchitto prende tempo: “la priorità del nuovo governo riguarda i temi economici”.


“Mare politico ancora mosso, ma confronto possibile”

Napolitano parla anche di politica, chiarendo che il mare in Italia è ancora mosso, ma ci sono le condizioni per una maggiore serenità.
“Il mare, da mosso che era, non credo sia oggi diventato una tavola. E’ ancora un po’ mosso ma credo ci siano le condizioni per una maggiore obiettività e serenità nel comportamento degli schieramenti politici”: dice il Capo dello Stato.
Una serenità maggiore, aggiunge Napolitano, con la quale ”forse sarà possibile affrontare” temi come quello dei rapporti fra lo Stato italiano e le singole Comunità religiose.

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