La Camera è ingovernabile, Fini sale al Quirinale
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La Camera è ingovernabile, Fini sale al Quirinale

Le opposizioni chiedono al presidente della Camera di esporre a Napolitano le ragioni secondo cui non è possibile procedere alle comunicazioni del presidente del Consiglio.

La Camera è ingovernabile, Fini sale al Quirinale
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12 Ottobre 2011 - 14.57


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La Camera è davvero diventata ingovernabile per il presidente della Camera Gianfranco Fini viste le condizioni in cui si trova la maggiornanza. E così oggi il presidente di Montecitorio è stato convocato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirnale.

Secondo quanto comunicato dallo stesso Fini alla Camera, il colloquio dovrebbe vertere anche sull’accesa seduta dei capigruppo di oggi, in cui si è deciso che Berlusconi interverrà domani a Montecitorio.
Decisione sulla quale si sono scatenate le ire della maggioranza contro Fini. È stato fissato invece per venerdì il voto di fiducia chiesto direttamente dal Cavaliere.


“Il Rendiconto è bocciato”

L’iter per l’approvazione del Rendiconto generale dello Stato non può andare avanti, e deve considerarsi concluso. Questa la decisione della Giunta per il regolamento della Camera, riunitasi questa mattina. Dopo la bocciatura di ieri in aula del primo articolo del Rendiconto, la Giunta ha ritenuto che l’iter parlamentare del documento non può proseguire, perchè la bocciatura dell’articolo 1 “preclude” i restanti articoli.


La palla passa alla conferenza dei capigruppo

Questa la conclusione a cui è pervenuta la giunta per il regolamento della Camera, che stamattina si è riunita per valutare come procedere dopo quanto accaduto ieri in Aula. La decisione è stata assunta a maggioranza ma non c’è stato alcun voto. Il parere della giunta è solo consultivo. Oggi la conferenza dei capigruppo della Camera, convocata per le 12, deciderà cosa dirà il governo alla luce della decisione della giunta.


La Giunta convocata da Fini

La Giunta è stata convocata ieri dal presidente della Camera Gianfranco Fini “per decidere se sia possibile andare avanti”, dopo che la maggioranza è stata battuta sulla nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza. Il governo è stato battuto (290 voti contro 290, il pareggio equivale a una sconfitta) sul voto all’articolo 1 del Rendiconto di bilancio, la legge che fissa i conti dello Stato.


Berlusconi e la fiducia alla Camera

Per questa ragione, mentre l’opposizione è corsa a chiedere le dimissioni, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha deciso di presentarsi alla Camera per chiedere nuovamente la fiducia.
In due casi analoghi altri presidenti del Consiglio salirono al Quirinale per rassegnare le dimissioni dopo la confitta parlamentare, ma Berlusconi non ne ha voluto sapere.


Cicchitto: “Berlusconi riferirà probabilmente domani”

“Sarà la conferenza dei capigrupppo a decidere quando il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riferirà alla Camera, ma credo che più probabilmente sarà domani”. nel frattempo Palazzo Chigi ha convocato un Consiglio dei ministri per domattina alle 9.

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